martedì 9 giugno 2009

Fissato o Vendicativo?

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina e per prima cosa pensare che forse è arrivato (o tornato) il momento di consultare un dottore della mente? Se anche voi appartenete a questa tranquilla categoria di soggetti che non sono rilassati nemmeno sotto una massiccia dose di Xanax, potete capire cosa intendo. 
Come tutte le notti anche ieri sono andato a letto e come tutte le notti ho fatto un sacco di sogni. Spesso mi capita di imbattermi nei famigerati sogni ricorrenti. Vi ho già raccontato delle mie chiaccherate con Veronica Ciccone, le passeggiate con Gwynet etc etc. Quelle che non vi ho confessato è che spesso, anzi spessissimo, nei miei sogni fa capolino una persona che realmente conosco. O meglio, un garçon che ha fatto parte della mia vita per una stima temporale reale pari a 24 ore ma che vive nei mie pensieri ed alberga nella suite più prestigiosa della mie mente da 2 anni. Il suo nome è Fabrice. 
Conobbi il fanciullo Parigino in un viaggio di lavoro, quindi nei bei tempi delle borsette e tacchi 12. Che dirvi, fù colpo di fulmine. Ma cosa sconvolgente e a tratti allucinante:fu reciproco. Vittima di una psicologia contorta, interpretai il tutto come Il Segno Del Destino: avevo trovato l'uomo della mia vita. Il bel francese invece aveva trovato il modo per distrarsi dopo 2 settimane di reclusione in un albergo di Pechino. Ma io tutto ciò l'ho capito solo più tardi. O meglio, credevo di averlo capito. Una persona normale sa che una notte di solo sesso a Pechino tra un Romano (d'adozione) e un francese è : una notte di solo sesso!!!! Io no.
Dichiaratemente ho sempre detto che non ci penso mai, nemmeno quando mi dissero che l'avrei rincontrato ad una sfilata:" ah si, c'è anche lui? Ma senti....Ma no, figuratevi se ci ho più pensato. E' stata solo una Notte di Sesso". Peccato che, nella realtà, la possibilità di poterlo rivedere è stata l'unica cosa veramente importante che mi ha fatto accettare di rinnovare il contratto presso la casa delle borsette e tacchi 12.
 Ah certo, il francesino è stata anche la ragione per cui mi sono inscritto su Facebook. Averlo come amico mi fa sentire come se avessimo una relazione a distanza. Faticosa, ma che dura da 2 anni. Solo che lui non lo sa.
Quindi l'amara e disturbata verità è che ci penso spesso. Insomma della serie "lo vedo scritto su tutti i muri ed ogni canzone mi parla di te" ed anche la fase Rem.
Stanotte è tornato a farmi visita. Stamani ho avuto paura di me stesso. 
Non potendo andare (o tornare ) da un dottore della mente, ho optato per la medicina fai da te. Consultando il Dizionario di Psicologia e Psichiatria ho capito di avere una Fissazione. 
Viene, infatti,  definito tale disturbo "un fenomeno psichico che si genera quando una pulsione o una componente pulsionale non riesce a tenere il passo con l'evoluzione prevista. Permane in uno stadio più infantile". Ecco, io sono fissato con Fabrice. E, come non bastasse, sono infantile.
In mia difesa potrei appellarmi alla non affidabilità di una definizione così generica e non supportata da un percorso psicoanalitico. Ma i fatti valgono più di mille parole. E stanotte ho raggiunto un livello quasi limite ( oltre questo credo ci sia l'omicidio). 
Il mio Fabrionirico mi ha fatto una sorpresa: è venuto a trovarmi nella mia residenza Toscana.
Ha suonato al cancello di casa. Era tanto tempo che non lo vedevo. Al mio "chi è?" sento rispondere "c'est moi!!". In forma come non lo sarò mai da sveglio gli vado incontro, lo guardo e....l'ho fatto diventare grasso, stempiato, con i denti rovinati dal fumo, vestito male e rozzo (cosa impossibile perchè è stuccosamente parisien). Inizia a riempirmi di complimenti ,come una baguette con il formaggio, a baciarmi, a spogliarmi ma io lo blocco. 
"Fabrice je suis désolé, ma non posso. Sai è passato del tempo ( 2 giorno senza averti pensato) e io sono cambiato e tu sei cambiato!!! Ma cosa ti è successo?! Mi dispiace ma non...." 
"Ma tu non hai sempre detto che volevi la Storia come la tua beniamina Julia??"
"Si ma non con te. Non mi piaci più ne fuori ne dentro"
"Ma..."
"Niente ma, evidentemente hai sbagliato garçon. Ti prego vai!!" ( e qui ha fatto un'incursione lo script di Pretty Woman).

Ma pensandoci bene ,forse, quella di stanotte non è un caso di Fissazione ma di Vendetta che"è un 'emozione che segue al rancore e al risentimento". 
Quindi se ora vado a letto, magari, sarò assalito da un senso di Colpa per cui incontrerò nuovamente Fabrice dimagrito, con i denti bianchi, vestito bene e stuccosamente gentile.

Come è bello curarsi sa soli. Si trovano sempre soluzioni pret-a-porter. E calzano sempre alla perfezione.

 



domenica 7 giugno 2009

"Piccolo manulae del figlio gay. Guida pratica e veloce per futuri genitori"

"Hai  sentito, al figliolo della Marisa piacciono i maschi. Poverina"...."Ma lo sapete che Gianni, il figlio dei Rebecchi, è gay! Io sarei impazzito ad una notizia simile"..."Povera Luisella, mi ha detto la Sandra che suo figlio maschio è finocchio"....
E girano, girano le voci sulle "abitudini sessuali" dei figli degli altri , veloci come i cambi d'abito nei backstage delle sfilate.
La notizia  viene presa sempre come una mezza disgrazia. Una punizione. Una maledizione. La gente mormora. Gli amici dei genitori sparlano di nascosto. I genitori si tormentano di domande,  iniziano con moto Marzulliano andante ( ovvero si fanno una domanda e si danno una risposta) "sarà un momento? ma si, gli passerà!", passando poi per " ma dove abbiamo sbagliato" ( quando vedono che l'amato figlio non si rimangia la parola) e se sono di larghe vedute concludono con "l'importante è che tu sia felice" (anche se vorrebbero continuare con "ma se ci ripensi non ci pare vero").
Anche l'amato tubo catodico impartisce lezioni su come reagire a una notizia simile. Basta zappingare su programmi pomeridiani per vedere  inscenate simil fiction con titoli tipo :"Mamma, Papà sono gay!" oppure "Nostro figlio ama il suo compagno di università" etc etc....Ovviamente le scenette vengono spiegate dallo spicologo di turno, una subrette, la conduttrice e una coppia di genitori che ormai si è "sporcata la faccia" e ha deciso di tirarci sù qualche soldo con la sfiga di avere un figlio ricchione.
Non mi voglio lamentare sul messaggio che viene mandato o sulla pretesa didattica di questi messaggi (anche se non si dice che OGNI figlio è piezze e core??!!), voglio però mettere in luce una piccola cosa: avere un figlio gay è una gran fortuna!!!!
Nessuno si è mai soffermato a pensare ai vantaggi che i genitori ne traggono? 

In caso servisse a qualcuno ho pensato di stilare il "Piccolo manulae  del figlio gay. Guida pratica e veloce per futuri genitori":

1)Da piccolo non giocherà a calcio, quindi cara mamma non avrai scarpini e pantaloncini fangosi da lavare. E tu caro papà la domenica potrai goderti le partite sul satellite e non essere martoriato nel dover andare a vedere "gli allievi dei pulcini del Monteciuccoli contro il Pessarese amatori junores".

2)Ben presto il piccolino vi vieterà di entrare in camera sua urlandovi "non dovete toccare le mie cose". Questo non sarà il sintomo di una precoce ribellione adolescenziale, ma solo perchè mette in ordine la cameretta meglio di voi.

3)Una delle prime cose che amerà imparare a fare è avviare la lavastoviglie. Riassettare la cucina e vedere splendere il lavello sarà suo motivo di orgoglio e soddisfazione. Questo vi permetterà di trascorrere piacevoli momenti di relax post pranzo/cena.

4)Quando avrà raggiunto l'altezza giusta per impugnare il mocio Vileda, vi chiederà di poter passare lo straccio per casa "perchè vi vede stanche". (In realtà mettere un misurino di lavapavimenti profumato al muschio bianco e volteggiare per tutta casa come una perfetta casalinga è uno dei suoi sogni che si trasforma in realtà). 
In poco tempo vi ritroverete ad affidare la vostra casa al figlioletto che "è tanto bravo, responsabile e ordinato" e voi potrete, così, partire per le vacanze senza prendere una domestica che pulisca in vostra assenza.

5)Le vostre amiche non hanno più tempo per andare a fare shopping perchè i loro figli le stanno facendo impazzire tra la casa che è un porcile e i richiami continui dei professori? Bhè il vostro figlioletto in men che non si dica sarà il vostro personal shopper. Conoscerà tutte le marche, i competitors, le fasce di prezzo dei brands. In un nano secondo vi abbinerà colori, tagli, modelli, scarpe e borse. Vi consiglierà taglio e colore perfetto per il vostro viso. Tutto in totale sincerità. La sua mamma deve essere la più bella. Quindi addio sospetta rivalità can la cara amica.

6)E voi padri, non avete proprio più idea per l'ennesimo regalo da fare alla mogliettina? Semplice: date la carta di credito a vostro figlio e lui le farà il regalo perfetto. Lui sà cosa lei vuole. Sempre. Non sbaglierà mai. Mentre voi toppate sempre, anche se non vi viene quasi mai detto.E ci guadagnerete...bhè ci siamo capiti.

7)I nonni si fanno sempre più anziani e hanno bisogno della badante? Aspettante ancora un po prima di prenderla.
 Non vi ricordate che vostro figlio guardava Candy Candy e piangeva??? ( Eh si, era il figlio dei Rebecchi che guardava Holly e Benji e si incazzava!).
 Bene è arrivato il momento per lui di esaudire un altro sogno: fare l'infermiera!!!!Curerà, accompagnerà,assissterà i nonni con amore e tenerezza. Tutto senza costarvi un euro.

8)L'altro figlio, l'altra figlia o voi siete in crisi? E' lo psichiatra time?? Ok andateci, se vi da sicurezza, ma ricordatevi che a vostro figlio non piace essere taciturno, scontroso e riservato. Lui AMA parlare, ascoltare, ciagolare. Per ore, ore ed ore. Dal vivo, al telefono, via sms, in chat.
Chiamatelo quando volete. Fatelo rientrare a casa in ogni momento. Sfogatevi. Riempitegli la testa tanto " lui lo fa volentieri".
Anche se non avete voglia di fare la telefonata alla cara amica di famiglia o alla parente che "ora proprio non volete sentire": lui lo farà per voi. E le farà ridere, distrarre o se è il caso consigliare anche meglio di voi. E loro adoreranno vostro figlio.

9)Voi vi state facendo più "grandicelli" e i primi acciacchi si fanno sentire? Ormai avete fatto fare ai nonnini le cavie: l'infermiere è già sul posto di lavoro.

10)Il figlio gay è sempre reperibile. E' quasi sempre single. E' lui che chiamerete sempre quando avrete bisogno di qualcosa. E' a lui che chiderete favori. Dal'altra parte l'altro figlio/a avrà già sicuramente una famiglia. Non vi sentirete in colpa. Anzi penserete proprio di fargli del bene. "Dovrà dare un senso alla sua vita no?" ( come se un senso non lo potessero dare gli amici, gli intrallazzi, il lavoro o un Mac nuovo!!!).
Lui è indipendente. Ha fatto tante esperienze( l'essere gay è "l'esperienza" massima, quindi è il figlio rodato). E' più intrapendente. Conclusione ha meno bisogno.

Diciamo che questa può essere una piccola guida introduttiva all'avere un figlio gay. 
O i 10 comandamenti base per decifrare alcuni comportamenti e saperne trarre vantaggio. 
Avere un figlio gay e non saperlo usare è uno spreco.
Il mio compito è fornirvi le istruzioni e svelarvi i trucchetti più nascosti.

La verità è che questa piccola lista è solo un inizio. 
Ma se tanto mi da tanto...."meglio cambiare, no?" ;)
 

lunedì 1 giugno 2009

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

"E' succsso in un giorno d'estate, quando meno me l'aspettavo. In quell'attimo ho capito che c'è qualcuno che ci osserva, dall'alto. Così, improvvisamente, ho iniziato a credere".

Avrei rilasciato questa dichiarazione se l'Avvenire mi avesse intervistato dopo il misfatto al numero civico 245 di via Merulana.

Tutto è accaduto un sabato mattina di fine maggio quando sono uscito di casa deciso a fare il grande passo: abbandonare il PC per passare al Mac. ( Il prossimo grande passo sarà l'acquisto del motorino. Ormai i miei amici aspettano questo momento come il grande Avvento. Io, infondo, aspetto solo che un fantomatico prozio svizzero compia il suo viaggio nei cieli dimenticandosi a terra un cospiquo gruzzoletto).
Se c'è un settore ( oltre a quello del calcio. Ma è un settore? ) dove non sono assolutamente esperto, questo è quello tecnologico. Ancora non ho capito che cosa sia la ram, GHz, se GB è > di MB, insomma sono un pò penna e calamaio.
Quella mattina mi sono detto che dovevo affrontare questo mio limite, da solo. Dovevo andare al negozio, chiedere informazioni, fare finta di capire e comprare il mio Mac. Tanto quello che conta è l'aspetto esteriore e un Mac è sempre figo, anche senza ram.
Così mi sono incamminato verso il negozio. Ero agitato come non lo sono stato per l'esame di economia politica ( dove anche in quel caso dovevo fingere di aver fatto mia la materia e non far trapelare che avevo copiato il compito scritto e imparato a memoria gli esercizi).
Arrivato nel bianco negozio dai commessi sempre sorridenti con voce tremolante dico che"vorrei delle informazioni tecniche su questo modello". Il Macommesso parte con una descrizione infinita della quale capisco solo il prezzo e "disponibile subito".
Ma ormai avevo rotto il ghiaccio ed entrato nella parte del "cliente che ne sa una cifra" faccio presente che " c'è la posibilità di usufruire di sconti per l'acquisto". Il Macommesso replica affermando che chi è studente universitario ha diritto ad un 6% di sconto.
In quel momento sono impazzito. Sinceramente non so se nell'essermi rasato i capelli ho tagliato anche la mia inibizione. Pensandoci bene sono cambiato da quel momento.
Sta di fatto che spinto da una voglia di osare, rompere gli shemi, fare qualcosa di rischioso ho detto con tutta tranquillità che "ah bene, io sono uno studente". Peccato che mi sono scordato di proseguire con " che si è laureato nel 2006".
Credo che la colpa sia stata dell'educazione che mi è stata impartita: sempre rispettoso, entro le righe, mai oltraggioso. In realtà mi è mancato rubare alla Rinascente o far scomparire misteriosamente 50.000 lire dal portafoglio di mio padre.
Lo confesso , ho iniziato a sudare come un trafficante di cocaina alla frontiera Messico-USA. Ma sono andato avanti. Ormai mi sentivo un piccolo Arsenico Lupin.
"Bene, allora dovresti darmi un documento universitario".
"Come no, eccolo". In quel momento non ho estratto un passaporto taroccato da Jigen ma la tessera che mi ha permesso di entrare gratis in tutti i musei di europa, avere riduzioni su biglietti ferroviari e sull'acquisto di libri: la carta della mensa universitaria.
"Vado a controllare"...tic tac...tic tac...tic tac...."va benissimo. Allora dovresti firmare qui sotto la fotocopia del tuo tesserino universitario ed abbiamo fatto".
In quel momento avrei voluto gridare " no!! non è vero!!! scusatemi, non so cosa mi sia successo!!!io non sono più uno studente!!! vi prego, strappiamo tutto e fatemi pagare la giusta somma! ". Avrei versato anche dei contributi se me l'avessero chiesto.
Invece ho firmato. Con la mano da alzheimer precoce, ma ho firmato.
Ovviamente tornando a casa sono stato travolto da sensi di colpa e attacchi di panico. Solo dopo aver chiamato tutti i miei amici e familiari ed essere stato rassicurato che in Italia "chi te s'encula" mi sono deciso ad accendere il mio nuovo amichetto.
Ho premuto il tasto di accensione alle ore 14:00. Alle 14:06 è andato in blocco. Alle 14: 23 ho notato una scheggiatura sul bordo comparsa misteriosamente come una stigmate. Alle 14: 30 ho spento tutto. Alle 14:31 ho realizzato di essere stato punito. Ho commesso il mio primo peccato e sono stato subito sgamato. Qualcuno mi ha osservato, dall'alto.
Ora io non sono mai stato religioso. Si ho fatto tutti gli steps della Chiesa: battesimo, comunione e cresima ma diciamo più per i benefits che per una profonda vocazione cattolica.
Non ho mai creduto fino in fondo che dall'alto dei cieli ogni nostra mossa è osservata. Fino a quel sabato, però.
Chiamiamolo come vogliamo: Dio, Buddha,Allah,Forza Cosmica, ET l'extra terrestre,Legge di Murphi,Chi la fa l'aspetti, insomma qualcosa da qualche parte c'è e mi ha beccato.
Il Lunedi si è presentato un altro problema: il peccatore doveva recarsi nel luogo del peccato per fare presente i difetti del prodotto. Ora considerando che avevo già memorizzato il numero del negozio sul cellulare in modo tale che non avrei mai risposto se mi avessero cercato, ritornare dopo solo 2 giorni in quel luogo è stato uno shock. Ho iniziato a chiedermi se era un segnale: dovevo forse confessarmi al Macommesso? Avrei così espiato le mie colpe?
Non lo so e non ho amesso niente. Però ho adottato la tecnica del caritatevole.
Invece di farmi vedere seccato per tutti quei soldi spesi per un computer che non funziona, sono stato di una gentilezza e comprensione impressionante. Come un chirichetto durante il giro di benedizione pasquale delle case, ero munito di caramelle e cioccolatini che ho elargito alla Macassistenza. Ho offerto caffè. Chiaccherato. Ascoltato. Parlato di calcio,rugby,free climbing, di macchine, e di specifiche tecniche del computer. Insomma, parlavo ma in realtà stavo recitando l'Atto di Dolore.
Sarà finita la mia punizione?
Si sa il dubbio è più atroce di una certezza. Però io ancora non acceso il mio nuovo Mac.
E lo confesso,ho paura a pubblicare anche questo post.

Dall'ultima lettera dell'ACER Aspire 5920
Preghiamo