mercoledì 21 ottobre 2009

pret a manger....


.........crackers time..........

ps: dedicato a chi ne ha bisogno :-)

martedì 20 ottobre 2009

Lunedi di festa

Lavorando nel mondo dell'arte ho come giorno libero il Lunedi.(In effetti l'avrei avuto anche se avessi fatto il parrucchiere. O il comesso di Intimissimi. O il cameriere. Vabbè... )
Comunque sia è molto rilassante svegliarsi e pensare che sono tutti a lavoro. Ti fa sentire già riposato anche se il tacchettio della coinquilina ti ha svegliato alle 8:00!!!
Fai colazione, ti prepari con calma ed esci. La cosa bella è che puoi anche non curarti del look, tanto oltre a te ci sono solo i pensionati o gli svedesi che non capiscono come devono vestirsi: giubbotto antipioggia, antifreddo, anticuccaggio North Face con cappuccio ma sandali ai piedi!!!
Avendo il giorno libero in un giorno feriale, gli abitanti del tuo appartamento hanno deliberato che spetta a te:
pagare le bollette
aspettare il pomeriggio l'idraulico
chiedere ai vicini la scala per l'idraulico
tenere come opzione anche l'arrivo del caldaista
Insomma, alla fine non puoi fare niente perchè da mercante d'arte ti ritrovi ad essere una casalinga dipserata.
Così ti rechi alla posta dove avanti a te ci sono solo 80 persone e mentre aspetti il tuo turno ti ritrovi a rincorerre il vicino di casa, che casualmente è passato di li, per chiedergli il favore della scala.
Il punto è che puntualmnete non mi ricordo mai il nome del marito della nostra vicina di casa. Malvagiamente ringrazio il cielo quando lo vedo sedersi per riposarsi un po data l'età e purtroppo anche delle sventure "salutari". Così mi avvicno con un " ma buon giorno!! come andiamo??". e chiedo il favore. (Che poi dovrò domandare nuovamente alla moglie alle 14: 30 perchè "è Grazie che se ne occupa". Traduzione: nemmeno un pranzetto fuori casa mi posso fare)
Rientri a casa. Stendi una lavatrice e ne carichi un'altra. Prendi lo stendino dove il tuo nuovo coinquilino ha è raccolto i suoi vestiti ma ha lasciato gli asciughini della cucina a continuare ad essicarsi come stoccafissi.
Ora è vero che nel mio appartamento non ci sono delle regole scritte di convivenza, ma credo che sia scontato per tutti che i tappetini del bagno, della cucina, gli asciughini, le presine....insomma tutte queste cosine siano di USO COMUNE!!
Per non pensarci troppo ti cucini il pranzetto che finalmente ti puoi godere in santa pace. peccato che dopo 10 minuti senti la moglie del vicino di casa che sul pianerottolo dice qualcosa come "allora io tra poco esco e resto fuori il pomeriggio!!!". Butti giù l'ultimo pezzetto di carne e apri la porta: "bello come stai?"..."ciao Grazia, bene bene .....etc etc...a proposito non è che potresti prestarci....."
la nostra vicina è semplicemente adorabile quanto letteralmente logorroica. Calcolanedo che sul nostro pianerottolo d'inverno la temperatura percepita è di 2 gradi, per evitare una congestione la invito ad entrare per un caffè. Ho fatto trenta....
Forse avrò guardato troppo Desperate Housewife ma non avere una torta fatta in casa da offrire a Grazia mi ha fatto entrare nel panico. Fortunatamente avevo della cioccolata simil artigianle che ho messo su un vassoietto di legno e tagliato con il coltello. Mi ha tranquillizzato. Così da chiedere semplicemente una scala, mi sono ritrovato a ripercorrere tutti i gradini della vita della nostra vicina.
Il volto di Grazie era precisamente sotto l'orologio di cucina. le sue parole per me equivalevano al ticchettio delle lancette. Al suono di "si sta facendo tardi", mi sono sentito rinascere. Ho guardato l'ora , fatto due calcoli e capito che potevo stare un'oretta in tranquillità prima dell'arrivo dell'idrauilico. Peccato che esattamente in quel momento una chiave ha girato nella toppa della serratura di casa. Ecco che la sorella della mia coinquiina "è venuta con delle sue amiche di teatro per posare delle cose e fare le prove dello spettacolo".
Rimango zen. E' la mia giornata di riposo e non voglio innervosirmi.
Ovviamente lo "scambio uscita di scena della sorella della coinquilina ed arrivo dell'idraulico" è stata l'avvenimento successivo della giornata.
Così vado ad aprire a quello che non abbiamo capito se essere il fratello/amico/zio/amante o cugino ( ma d'altronde sono sempre cugini, no?) della nostra aiutante peruviana domestica.
Lo chiudo nel bagno e lo lascio smanettare con lo scarico del wc. Non mi faccio troppe domande sulla sua esperienza da idraulico. Basta ce poi funzioni.
Dopo un po mi dice che ha finito. A quel punto devo chiedergli il costo dell'intervento. Memore delle parole della mia coinquilina "vedrai che non vorrà niente, forse è l'uomo di Lilla" mi sento in difficoltà.
"Allora, dai però devi dirmi quanto vuoi, eh?"
"Ma no so Andrea di tu"
Vedi Sivia aveva ragione. Forse dovevo chiedere a Lilla. Lo starò mettendo in difficoltà
"No no. Dai. Dimmi te"
"Ma no Andrea. Io no so. Fai te. Quanto dici te. Io no so"
"No ti prego. Io non sono bravo in queste cose". Ma che cosa sto dicendo?????
"Ma io..fai come Lilla".
Ah vuole essere pagato quanto diamo a Lilla. Carino. Dunque a Lilla diamo 8 euro all'ora...lui è stato un'ora...vabbè gli dico 10 euro...
"Ok, allora facciamo 10 euro"
A quel punto il fratello/amico/zio/amante o cugino di Lilla mi guarda come per dire " ma questo da dove è uscito!!!"
"Ma Andrea. Ho fatto cose. Tolto calcare. Sistemato"
"Allora quanto?"
"Dammi 20 euro!!"
Meno male che "vedrai non ti chiederà niente" .Oddio. Ho fatto una figuraccia??? O mi sta fregando??? Che faccio? Confermo e pago?? E' tanto?' E' poco??Sono di sinistra e non sono un leghista: pago. Ma poi li richiedo al padrone di casa??
"Ah. OK. E grazie tante..."
"Si si. Ciao Andrea"
Niente, sono passato come il piccolo Umbertino!!!! Ora lo dirà a Lilla!!!!
La giornata non è ancora finita. Mi dico. posso sempre rimediare con una cenetta Spritz Spritz in qualche locale gayfriendly romano. Traduzione: spero di cucccare.
Consulto Google come fosse l'Oracolo della serata. Telefono al mio amichetto ed elenco le varie opzioni.
E' d'accordo con me: niente qualità culinaria ma precedenza all'hambient!!! Traduzione: anche un pezzo di mota anfdrebbe bene purchè venga servita in un locale gay, da gente gay, con commensali gay!!!
Mi ricarico. Musica a tutto volume. Mi faccio carino. Esco.
Arriviamo al locale cinese sempre pieno di soli gay. Siamo pronti. Entriamo: vuoto!!!!!!
Usciamo subito. Chiediamo nuovamente a Google di pensare per noi. E accettiamo il suo consiglio.
Ci rimettiamo in sella al motorino incuranti del gelo di questi gironi. Arriviamo , scendiamo, entriamo. Solo coppie etero.
Sconsolati e con gli stomaci brontolanti decidiamo di mangiare qualcosa e di rimediare nel dopocena.
Dopo verdure la vapore, involtini al vapore , pane al vapore e gelato che ci ha fatto rimpiangere il vapore usciamo pronti a conquistare il Lunedi romano. O almeno speriamo che esista un Lunedi romano.
Arriviamo nel primo locale. Ci sistemiamo i capelli. Apriamo la porta. Ma non si apre perchè è chiuso per restauro. Dopo 20 anni è la prima volta che chiude.
Non demordiamo e nemmeno il freddo. Ormai è una sfida.
Secondo locale. Ci sistemiamo i capelli. Arriviamo davanti alla porta.
"Guarda ci sono dei nostri amici. Hai visto alla fine abbiamo trovato la seratina giusta"
"Ciao ragazzi" ci dicono "guardate non entrate proprio!!! non vale la pena. Una tristezza infinita. E' deprimente!!!!"
Dopo mezz'ora di chiacchere, i piedi ormai congelati e la consapevolezza che ormai la giornata è proprio finita decidiamo di tornare a casa.
Con una tisana bollente mi infilo sotto le coperte. Mi consolo un po con Vanity e mi metto a dormire.
Sonno ristoratore? No, incubi angoscianti che mi hanno fatto svegliare con la tachicardia e un senso di oppressione.

Evviva il Lunedi di festa!!

giovedì 1 ottobre 2009

Qui lo dico e qui lo nego?

E' iniziato Ottobre.Le foglie ancora non cadono, ma l'umore che pervade è quello autunnale.
Ora premesso che considero questa stagione la più stilosa, c'è da dire ,anche, che è la prova inconfutabile che l'estate è terminata. Ciò vuol dire che abbiamo ancora pochissimo tempo per goderci spritz open air e di fare cenette sotto le stelle. Ed ecco quindi che tutte le sere siamo fuori. Ma anche a pranzo. La scusa è sempre la solita :" anche oggi fuori? ma io sto spendendo un sacco!!!", "dai Capperaio , ma sono le ultime giornate di sole e chiaccherine", "hai ragione! allora ci vediamo per pranzo. Ma stasera ceniamo a casa". Ovviamente poi si rimane fuori anche per l'aperitivo e per la cena. Sembra di assistere ad una corsa contro il tempo. Ogni giorno mettiamo il naso fuori e i sandali ai piedi. Eh si, ancora non è il momento di fare il cambio di stagione. C'è quasi un'ansia spasmodica di dover uscire, stare fuori, non tornare mai a casa.

Ho capito, quindi, che Ottobre non deve essere considerato solo il mese che ci conduce verso Natale. (Si dice sempre così: "mamma mia siamo già ad Ottobre!! Praticamente c'è Novembre e poi risiamo a Natale!!!".)
Ottobre da oggi è il mese dei buoni propositi. Il periodo in cui stiliamo la lista delle cose da fare e ciò che di noi deve cambiare.
Solitamente il mese must per questa riflessione personale è Gennaio. Ma basta, ormai è out! Tutti a Dicembre fanno la lista delle cose da fare nell'anno nuovo: banale, vecchio, passato. Già visto.
Il nuovo trend è Ottobre. L'estate è finita e abbiamo bisogno ora più che mai di stimoli e buoni propositi.

Ecco che stamani mi sono svegliato e ho compilato i miei primi punti:

1)essermi iscritto in palestra ed esserci già andato. Oggi è il primo Ottobre ed il ferro va battuto ora che è caldo!!! E soprattutto mi sto sfacendo come un calippo al sole.
2)provare con tutte le mie forze a non mangiarmi le unghie!!! e ci sto riuscendo. Sono 10 ore che non le tocco.
3)far presente i miei diritti a lavoro. Lo so che fa ridere quando uno lavora in nero. Ma ho deciso di prenderla come una palestra sindacale personale. Anche questo già fatto.
4)prendere in modo positivo il mio lavoro.

To be continued......

venerdì 25 settembre 2009

sparlando in galleria

dico sempre alla mia amica che va avanti come un panzer!!!!

peccato che non sapevamo entrambi che cosa volesse dire...

quanto le voglio bene!!!!

giovedì 24 settembre 2009

perle di saggezza

come ha detto mia cugina a 4 anni....

"la cose cambiano e io mi sento confusa"

Altri geni!!!

sabato 19 settembre 2009

Quando 3 su 3 son troppi....

Viviamo in tempi incerti!!! La crisi economica mondiale incombe su ognuno di noi!!!! Non c'è lavoro per nessuno!!! Bisogna adattarci ad ogni tipo di mestiere!!!

Con questi messaggi speranzosi e affettuosi ogni mattina ci alziamo dal nostro lettuccio, andiamo in bagno, ci guardiamo allo specchio e ci diciamo: " e mo che m'invento??"

Ma non bisogna demordere ed io non mi sono fatto scoraggiare. Così dopo aver iniziato la mia avventura nel mondo del lavoro con gli stessi benefits di un amministratore delegato, sono passato a fare il cameriere dove l'unico benefit era il poter scegliere il gusto della pizza da mangiare in 5 minuti prima di iniziare a servire, per poi passare a lavorare in un call center ed infine in una galleria d'arte dove sono tutt'ora. Insomma ho fatto un percorso schizzofrenico.
La gente normale inizia facendo il classico lavoretto del cameriere e poi è tutta una crescita professionale. Io no!!
Eh... mi pareva così volgare lavorare mentre studiavo. Non potevo togliere tempo alla mia mente che doveva essere libera da ogni problema per permettermi di apprendere tutto per il meglio. Una cosa alla volta.
Ma una volta laureato la pacchia è finita. I miei genitori mi hanno fatto capire che forse era arrivato il momento di incrementare il mio conto in banca in maniera autonoma. Ma ovviamente nemmeno in quel momento mi è balenato per la mente di fare un mestiere "così tanto per guadagnare due soldi". No no!! Così ho spiegato ai miei genitori che era meglio se andavo a Londra a fare un corso intensivo di lingua inglese. Lavorando? Ma no...vivendo comodamente nel college di una delle scuole più care della metropoli inglese.
Rientrato in Italia ho avuto il classico cupe de cul!!! Preso da Fendi. Nel giro di 1 secondo e mezzo mi sono abituato così bene a viaggiare in businnes, a trovare l'autista sotto casa, ad andare a Pechino, New York e 3 volte al mese a Milano. Dopo 1 anno e mezzo però ho avuto un colp nel cul...e ciao Fendi.
A quel punto però avevo una camera da mantenere e vizzi da soddisfare e così a portar pizze sono andato a rifinire. La cosa straziante non era tanto il lavoro in sè quanto che fossi the only gay in the pizzeria. Ero l'unico ragazzo attorniato da 4 fanciulle che ogni giorno tornavano o dalla partita di calcetto o erano devastate perchè la sera prima si erano sbronzate con il proprietario della pizzeria.
Mi sentivo solo, incompreso, alienato. Ogni giorno avevo un look diverso. Loro raramente si cambiavano dopo aver pulito e apparecchiato. Insomma un'esperienza che per un gay è straziante.
Una cosa però l'avevo capita: qualunque lavoro avessi trovato doveva avere una percentule gay uguale o maggiore agli etero. E così è stato.
Il call center più che sembrare una sala operativa di assistenza stradale pareva il "rainbow ring": all'ordine del gionro c'era la consultazione di Vanity Fair, Chi, Novella 2000, Tu, Grazia etc etc...e , ovviamente , i relativi commenti. il Venerdi la password per fare due chiacchere era 'Gay Village'. Il Sabato diventava 'Capocotta'. Ed era così divertente telefonare alle officine dove rispondevano sempre omoni dalla voce roca e incazzata. Insomma, a parte il lavoro in se, si stava bene. Ma anche li la mia esperienza da precario si è conclusa.
Ed eccomi alla galleria.
Percentuale gay vs etero??? Bhè 3 su 3!!! Una coppia di fatto con un figlio adottato, praticamente.
La cosa allucinante però è che siamo troppi. Serve un etero. Anche una ragazza va bene.
Ora, provate ad immaginare cosa può succedere se in una galleria d'arte si verifica un'infiltrazione con relativo allagamento. Ed immaginate pure che l'acqua che entra abbia un odore che non ricorda sicuramente Allure di Chanel.
La scena che si presenta è la seguente: il gallerista n°1 inizia ad urlare, o meglio a gridolinare, alla vista di tutta qull'acquaccia dal profumo aberrante. Insieme al gallerista n°2 accorriamo a vedere che cosa sta succedendo. Tutti e 3 rimaniamo fermi ad osservare il misfatto. Guardiamo ma non reagiamo. Mani sui fianchi e tutto un "oddio mio, ma roba da pazzi". Nessuno che reagisce. Sembrava stessimo aspettando l'intervento divino incarnato da un pompiere pronto a risolvere il danno. Una volta capito, però, che bisognava fare qualcosa ecco che gallerista n°1 da il via alla sua idea di 'pronto intervento'. Anche perchè gallerista n°2 se ne è tornata nel suo studietto.
"Allora Capperaio, vai a vedere se quella scema della donna delle pulizie ha degli stracci"
"Ci sono solo questi"
"Quella scema!! Ma che pulisce con questi due cosetti!!! no non va bene....aspetta un po...ecco prendi quel rotolo li"
il gallerista n°1 mi fa prenedere un rotolo enorme di cartone che non avevo mai visto in vita mia. Carinissimo. Resistente ma allo stesso tempo morbido. Facile da tagliare ma comunque sia spesso. Un must che tutti dovrebbero avere, direbbe la Cancellieri nei suoi servizi di moda.
"Carino, dico io...."
"Eh si e poi sono comodissimi..guarda ora te vai in cima alla galleria tienilo fermo e io lo srotolo....copriamo tutta l'acqua che è fuoriuscita e poi ci saltiamo sopra, così assorbe."
"ok"
"ma nemmeno i guanti c'ha quella scema?"
"eh no" dico
"aspetta un po..allora prendiamo delle buste della spazzatura e mettiamocele intorno alle braccia. Poi legamele belle strette perchè io non mi voglio rovinà le mani co sto schifo"......"Pronto? allora vai....ecco mi sembra che così vada bene no? ora ne facciamo un'altra striscia accanto e poi facciamo delle piccole striscettine laterali"
Osservo il mio gallerista zompare sui cartoni e l'immagine è identica alla 'schiacciatrice di uva' del film in bianco e nero che guarda Julia Roberts in Pretty Woman.
"E' venuto bene, no?"
"Si si" ....sconcertato penso che forse non ha capito che non stiamo allestendo un 'opera o il red carpet per una premier. E non sono il solo. Infatti in quel mentre entra un visitatore chiedendo informazioni sull'installazione che stavamo preparando. Spiego che in realtà è la fogna che si è installata in galleria.
Alle ore 19.30 però chiudiamo la galleria. Guardo i due baldi uomini e dico che forse è il caso di chiamare i proprietari dello stabile. Ma niente. Domani è un altro giorno e magari i cartoni pregni di acqua si saranno trasformati in una scultura post moderna.
Ma così non è stato.
Il giorno dopo ci troviamo all'ingresso con il gallrista n°1 perchè il 2 è partito per il mare. Prima di entrare il mio occhio clinico cade sui suoi sandali:
"Che belli che sono"
"Sò de Prada!!!"
Entriamo in galleria e l'acqua se ne è altamente fregata dei cartoni, superandoli.
"Ma che è ancora tutto così"
"Bisogna chiamare la proprietaria", dico.
"E mo la chiamo quella stronza"
Arrivata la proprietaria con 2 idraulici il primo commento è stato sui cartoni:
" ma che avete fatto!! peggiorate la situazione così!! dovevate prendere stracci, scope e secchi e togliere tutta l'acqua"
"Si certo, la togli te così" ( e guardandomi dice :" sta stronza!")
"ma poi guardando la cartina dell'impianto idraulico mi risulta che il tombino sia qui. Ma è coperto"
"si perchè ci piaceva l'idea di una colata di cemento al posto del pavimento"
"no scusate, voi avete coperto con il cemento il tombino di scarico di un palazzo di 5 piani?????" ma siete pazzi??? me ne frego se è figo !!"
(..."mmmm, che palle sta stronza!!" dice guardandomi....)
"comunque ora andiamo a prendere un martello pneumatico e torniamo"
Gallerista n°1 mi guarda e dice :" senti ristendiamo un po un altro rotolo di cartone e diamo na sistemata che pare un basso di Napoli!!"
A quel punto avrei voluto gridare che la galleria stava per diventare un'installazione post moderna dell'Arca Di Noè ma vederlo saltarellare sui cartoni con i sandali di Prada è stato molto più utile. Al mio umore.
Tornati gli idraulici + propritaria si mettono a fare quello che avremmo dovuto fare anche noi 3: guanti , scope, stracci, secchi e poi vabbè anche un martello pneumatico per trapanare la colata di cemento.
Io e il mio gallerista osservavamo la situazione come due antropologi incuriositi nel vedere questa specie umana interessata e che mette dell'impegno nel togliere della melma.

In quel momento ho capito che un posto di lavoro dove la componente gay è del 100% non va bene. E' nocivo per i gay stessi.
E guardando la porta di ingresso mi è balenata in mente una proposta per Brunetta: tornelli gay in ogni posto di lavoro. Se si supera il numero limite, il tornello si chiude e respinge l'ultimo entrato. Non per mantenere un equilibrio, ma l'incolumità del posto stesso.

martedì 9 giugno 2009

Fissato o Vendicativo?

Vi è mai capitato di alzarvi la mattina e per prima cosa pensare che forse è arrivato (o tornato) il momento di consultare un dottore della mente? Se anche voi appartenete a questa tranquilla categoria di soggetti che non sono rilassati nemmeno sotto una massiccia dose di Xanax, potete capire cosa intendo. 
Come tutte le notti anche ieri sono andato a letto e come tutte le notti ho fatto un sacco di sogni. Spesso mi capita di imbattermi nei famigerati sogni ricorrenti. Vi ho già raccontato delle mie chiaccherate con Veronica Ciccone, le passeggiate con Gwynet etc etc. Quelle che non vi ho confessato è che spesso, anzi spessissimo, nei miei sogni fa capolino una persona che realmente conosco. O meglio, un garçon che ha fatto parte della mia vita per una stima temporale reale pari a 24 ore ma che vive nei mie pensieri ed alberga nella suite più prestigiosa della mie mente da 2 anni. Il suo nome è Fabrice. 
Conobbi il fanciullo Parigino in un viaggio di lavoro, quindi nei bei tempi delle borsette e tacchi 12. Che dirvi, fù colpo di fulmine. Ma cosa sconvolgente e a tratti allucinante:fu reciproco. Vittima di una psicologia contorta, interpretai il tutto come Il Segno Del Destino: avevo trovato l'uomo della mia vita. Il bel francese invece aveva trovato il modo per distrarsi dopo 2 settimane di reclusione in un albergo di Pechino. Ma io tutto ciò l'ho capito solo più tardi. O meglio, credevo di averlo capito. Una persona normale sa che una notte di solo sesso a Pechino tra un Romano (d'adozione) e un francese è : una notte di solo sesso!!!! Io no.
Dichiaratemente ho sempre detto che non ci penso mai, nemmeno quando mi dissero che l'avrei rincontrato ad una sfilata:" ah si, c'è anche lui? Ma senti....Ma no, figuratevi se ci ho più pensato. E' stata solo una Notte di Sesso". Peccato che, nella realtà, la possibilità di poterlo rivedere è stata l'unica cosa veramente importante che mi ha fatto accettare di rinnovare il contratto presso la casa delle borsette e tacchi 12.
 Ah certo, il francesino è stata anche la ragione per cui mi sono inscritto su Facebook. Averlo come amico mi fa sentire come se avessimo una relazione a distanza. Faticosa, ma che dura da 2 anni. Solo che lui non lo sa.
Quindi l'amara e disturbata verità è che ci penso spesso. Insomma della serie "lo vedo scritto su tutti i muri ed ogni canzone mi parla di te" ed anche la fase Rem.
Stanotte è tornato a farmi visita. Stamani ho avuto paura di me stesso. 
Non potendo andare (o tornare ) da un dottore della mente, ho optato per la medicina fai da te. Consultando il Dizionario di Psicologia e Psichiatria ho capito di avere una Fissazione. 
Viene, infatti,  definito tale disturbo "un fenomeno psichico che si genera quando una pulsione o una componente pulsionale non riesce a tenere il passo con l'evoluzione prevista. Permane in uno stadio più infantile". Ecco, io sono fissato con Fabrice. E, come non bastasse, sono infantile.
In mia difesa potrei appellarmi alla non affidabilità di una definizione così generica e non supportata da un percorso psicoanalitico. Ma i fatti valgono più di mille parole. E stanotte ho raggiunto un livello quasi limite ( oltre questo credo ci sia l'omicidio). 
Il mio Fabrionirico mi ha fatto una sorpresa: è venuto a trovarmi nella mia residenza Toscana.
Ha suonato al cancello di casa. Era tanto tempo che non lo vedevo. Al mio "chi è?" sento rispondere "c'est moi!!". In forma come non lo sarò mai da sveglio gli vado incontro, lo guardo e....l'ho fatto diventare grasso, stempiato, con i denti rovinati dal fumo, vestito male e rozzo (cosa impossibile perchè è stuccosamente parisien). Inizia a riempirmi di complimenti ,come una baguette con il formaggio, a baciarmi, a spogliarmi ma io lo blocco. 
"Fabrice je suis désolé, ma non posso. Sai è passato del tempo ( 2 giorno senza averti pensato) e io sono cambiato e tu sei cambiato!!! Ma cosa ti è successo?! Mi dispiace ma non...." 
"Ma tu non hai sempre detto che volevi la Storia come la tua beniamina Julia??"
"Si ma non con te. Non mi piaci più ne fuori ne dentro"
"Ma..."
"Niente ma, evidentemente hai sbagliato garçon. Ti prego vai!!" ( e qui ha fatto un'incursione lo script di Pretty Woman).

Ma pensandoci bene ,forse, quella di stanotte non è un caso di Fissazione ma di Vendetta che"è un 'emozione che segue al rancore e al risentimento". 
Quindi se ora vado a letto, magari, sarò assalito da un senso di Colpa per cui incontrerò nuovamente Fabrice dimagrito, con i denti bianchi, vestito bene e stuccosamente gentile.

Come è bello curarsi sa soli. Si trovano sempre soluzioni pret-a-porter. E calzano sempre alla perfezione.

 



domenica 7 giugno 2009

"Piccolo manulae del figlio gay. Guida pratica e veloce per futuri genitori"

"Hai  sentito, al figliolo della Marisa piacciono i maschi. Poverina"...."Ma lo sapete che Gianni, il figlio dei Rebecchi, è gay! Io sarei impazzito ad una notizia simile"..."Povera Luisella, mi ha detto la Sandra che suo figlio maschio è finocchio"....
E girano, girano le voci sulle "abitudini sessuali" dei figli degli altri , veloci come i cambi d'abito nei backstage delle sfilate.
La notizia  viene presa sempre come una mezza disgrazia. Una punizione. Una maledizione. La gente mormora. Gli amici dei genitori sparlano di nascosto. I genitori si tormentano di domande,  iniziano con moto Marzulliano andante ( ovvero si fanno una domanda e si danno una risposta) "sarà un momento? ma si, gli passerà!", passando poi per " ma dove abbiamo sbagliato" ( quando vedono che l'amato figlio non si rimangia la parola) e se sono di larghe vedute concludono con "l'importante è che tu sia felice" (anche se vorrebbero continuare con "ma se ci ripensi non ci pare vero").
Anche l'amato tubo catodico impartisce lezioni su come reagire a una notizia simile. Basta zappingare su programmi pomeridiani per vedere  inscenate simil fiction con titoli tipo :"Mamma, Papà sono gay!" oppure "Nostro figlio ama il suo compagno di università" etc etc....Ovviamente le scenette vengono spiegate dallo spicologo di turno, una subrette, la conduttrice e una coppia di genitori che ormai si è "sporcata la faccia" e ha deciso di tirarci sù qualche soldo con la sfiga di avere un figlio ricchione.
Non mi voglio lamentare sul messaggio che viene mandato o sulla pretesa didattica di questi messaggi (anche se non si dice che OGNI figlio è piezze e core??!!), voglio però mettere in luce una piccola cosa: avere un figlio gay è una gran fortuna!!!!
Nessuno si è mai soffermato a pensare ai vantaggi che i genitori ne traggono? 

In caso servisse a qualcuno ho pensato di stilare il "Piccolo manulae  del figlio gay. Guida pratica e veloce per futuri genitori":

1)Da piccolo non giocherà a calcio, quindi cara mamma non avrai scarpini e pantaloncini fangosi da lavare. E tu caro papà la domenica potrai goderti le partite sul satellite e non essere martoriato nel dover andare a vedere "gli allievi dei pulcini del Monteciuccoli contro il Pessarese amatori junores".

2)Ben presto il piccolino vi vieterà di entrare in camera sua urlandovi "non dovete toccare le mie cose". Questo non sarà il sintomo di una precoce ribellione adolescenziale, ma solo perchè mette in ordine la cameretta meglio di voi.

3)Una delle prime cose che amerà imparare a fare è avviare la lavastoviglie. Riassettare la cucina e vedere splendere il lavello sarà suo motivo di orgoglio e soddisfazione. Questo vi permetterà di trascorrere piacevoli momenti di relax post pranzo/cena.

4)Quando avrà raggiunto l'altezza giusta per impugnare il mocio Vileda, vi chiederà di poter passare lo straccio per casa "perchè vi vede stanche". (In realtà mettere un misurino di lavapavimenti profumato al muschio bianco e volteggiare per tutta casa come una perfetta casalinga è uno dei suoi sogni che si trasforma in realtà). 
In poco tempo vi ritroverete ad affidare la vostra casa al figlioletto che "è tanto bravo, responsabile e ordinato" e voi potrete, così, partire per le vacanze senza prendere una domestica che pulisca in vostra assenza.

5)Le vostre amiche non hanno più tempo per andare a fare shopping perchè i loro figli le stanno facendo impazzire tra la casa che è un porcile e i richiami continui dei professori? Bhè il vostro figlioletto in men che non si dica sarà il vostro personal shopper. Conoscerà tutte le marche, i competitors, le fasce di prezzo dei brands. In un nano secondo vi abbinerà colori, tagli, modelli, scarpe e borse. Vi consiglierà taglio e colore perfetto per il vostro viso. Tutto in totale sincerità. La sua mamma deve essere la più bella. Quindi addio sospetta rivalità can la cara amica.

6)E voi padri, non avete proprio più idea per l'ennesimo regalo da fare alla mogliettina? Semplice: date la carta di credito a vostro figlio e lui le farà il regalo perfetto. Lui sà cosa lei vuole. Sempre. Non sbaglierà mai. Mentre voi toppate sempre, anche se non vi viene quasi mai detto.E ci guadagnerete...bhè ci siamo capiti.

7)I nonni si fanno sempre più anziani e hanno bisogno della badante? Aspettante ancora un po prima di prenderla.
 Non vi ricordate che vostro figlio guardava Candy Candy e piangeva??? ( Eh si, era il figlio dei Rebecchi che guardava Holly e Benji e si incazzava!).
 Bene è arrivato il momento per lui di esaudire un altro sogno: fare l'infermiera!!!!Curerà, accompagnerà,assissterà i nonni con amore e tenerezza. Tutto senza costarvi un euro.

8)L'altro figlio, l'altra figlia o voi siete in crisi? E' lo psichiatra time?? Ok andateci, se vi da sicurezza, ma ricordatevi che a vostro figlio non piace essere taciturno, scontroso e riservato. Lui AMA parlare, ascoltare, ciagolare. Per ore, ore ed ore. Dal vivo, al telefono, via sms, in chat.
Chiamatelo quando volete. Fatelo rientrare a casa in ogni momento. Sfogatevi. Riempitegli la testa tanto " lui lo fa volentieri".
Anche se non avete voglia di fare la telefonata alla cara amica di famiglia o alla parente che "ora proprio non volete sentire": lui lo farà per voi. E le farà ridere, distrarre o se è il caso consigliare anche meglio di voi. E loro adoreranno vostro figlio.

9)Voi vi state facendo più "grandicelli" e i primi acciacchi si fanno sentire? Ormai avete fatto fare ai nonnini le cavie: l'infermiere è già sul posto di lavoro.

10)Il figlio gay è sempre reperibile. E' quasi sempre single. E' lui che chiamerete sempre quando avrete bisogno di qualcosa. E' a lui che chiderete favori. Dal'altra parte l'altro figlio/a avrà già sicuramente una famiglia. Non vi sentirete in colpa. Anzi penserete proprio di fargli del bene. "Dovrà dare un senso alla sua vita no?" ( come se un senso non lo potessero dare gli amici, gli intrallazzi, il lavoro o un Mac nuovo!!!).
Lui è indipendente. Ha fatto tante esperienze( l'essere gay è "l'esperienza" massima, quindi è il figlio rodato). E' più intrapendente. Conclusione ha meno bisogno.

Diciamo che questa può essere una piccola guida introduttiva all'avere un figlio gay. 
O i 10 comandamenti base per decifrare alcuni comportamenti e saperne trarre vantaggio. 
Avere un figlio gay e non saperlo usare è uno spreco.
Il mio compito è fornirvi le istruzioni e svelarvi i trucchetti più nascosti.

La verità è che questa piccola lista è solo un inizio. 
Ma se tanto mi da tanto...."meglio cambiare, no?" ;)
 

lunedì 1 giugno 2009

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

"E' succsso in un giorno d'estate, quando meno me l'aspettavo. In quell'attimo ho capito che c'è qualcuno che ci osserva, dall'alto. Così, improvvisamente, ho iniziato a credere".

Avrei rilasciato questa dichiarazione se l'Avvenire mi avesse intervistato dopo il misfatto al numero civico 245 di via Merulana.

Tutto è accaduto un sabato mattina di fine maggio quando sono uscito di casa deciso a fare il grande passo: abbandonare il PC per passare al Mac. ( Il prossimo grande passo sarà l'acquisto del motorino. Ormai i miei amici aspettano questo momento come il grande Avvento. Io, infondo, aspetto solo che un fantomatico prozio svizzero compia il suo viaggio nei cieli dimenticandosi a terra un cospiquo gruzzoletto).
Se c'è un settore ( oltre a quello del calcio. Ma è un settore? ) dove non sono assolutamente esperto, questo è quello tecnologico. Ancora non ho capito che cosa sia la ram, GHz, se GB è > di MB, insomma sono un pò penna e calamaio.
Quella mattina mi sono detto che dovevo affrontare questo mio limite, da solo. Dovevo andare al negozio, chiedere informazioni, fare finta di capire e comprare il mio Mac. Tanto quello che conta è l'aspetto esteriore e un Mac è sempre figo, anche senza ram.
Così mi sono incamminato verso il negozio. Ero agitato come non lo sono stato per l'esame di economia politica ( dove anche in quel caso dovevo fingere di aver fatto mia la materia e non far trapelare che avevo copiato il compito scritto e imparato a memoria gli esercizi).
Arrivato nel bianco negozio dai commessi sempre sorridenti con voce tremolante dico che"vorrei delle informazioni tecniche su questo modello". Il Macommesso parte con una descrizione infinita della quale capisco solo il prezzo e "disponibile subito".
Ma ormai avevo rotto il ghiaccio ed entrato nella parte del "cliente che ne sa una cifra" faccio presente che " c'è la posibilità di usufruire di sconti per l'acquisto". Il Macommesso replica affermando che chi è studente universitario ha diritto ad un 6% di sconto.
In quel momento sono impazzito. Sinceramente non so se nell'essermi rasato i capelli ho tagliato anche la mia inibizione. Pensandoci bene sono cambiato da quel momento.
Sta di fatto che spinto da una voglia di osare, rompere gli shemi, fare qualcosa di rischioso ho detto con tutta tranquillità che "ah bene, io sono uno studente". Peccato che mi sono scordato di proseguire con " che si è laureato nel 2006".
Credo che la colpa sia stata dell'educazione che mi è stata impartita: sempre rispettoso, entro le righe, mai oltraggioso. In realtà mi è mancato rubare alla Rinascente o far scomparire misteriosamente 50.000 lire dal portafoglio di mio padre.
Lo confesso , ho iniziato a sudare come un trafficante di cocaina alla frontiera Messico-USA. Ma sono andato avanti. Ormai mi sentivo un piccolo Arsenico Lupin.
"Bene, allora dovresti darmi un documento universitario".
"Come no, eccolo". In quel momento non ho estratto un passaporto taroccato da Jigen ma la tessera che mi ha permesso di entrare gratis in tutti i musei di europa, avere riduzioni su biglietti ferroviari e sull'acquisto di libri: la carta della mensa universitaria.
"Vado a controllare"...tic tac...tic tac...tic tac...."va benissimo. Allora dovresti firmare qui sotto la fotocopia del tuo tesserino universitario ed abbiamo fatto".
In quel momento avrei voluto gridare " no!! non è vero!!! scusatemi, non so cosa mi sia successo!!!io non sono più uno studente!!! vi prego, strappiamo tutto e fatemi pagare la giusta somma! ". Avrei versato anche dei contributi se me l'avessero chiesto.
Invece ho firmato. Con la mano da alzheimer precoce, ma ho firmato.
Ovviamente tornando a casa sono stato travolto da sensi di colpa e attacchi di panico. Solo dopo aver chiamato tutti i miei amici e familiari ed essere stato rassicurato che in Italia "chi te s'encula" mi sono deciso ad accendere il mio nuovo amichetto.
Ho premuto il tasto di accensione alle ore 14:00. Alle 14:06 è andato in blocco. Alle 14: 23 ho notato una scheggiatura sul bordo comparsa misteriosamente come una stigmate. Alle 14: 30 ho spento tutto. Alle 14:31 ho realizzato di essere stato punito. Ho commesso il mio primo peccato e sono stato subito sgamato. Qualcuno mi ha osservato, dall'alto.
Ora io non sono mai stato religioso. Si ho fatto tutti gli steps della Chiesa: battesimo, comunione e cresima ma diciamo più per i benefits che per una profonda vocazione cattolica.
Non ho mai creduto fino in fondo che dall'alto dei cieli ogni nostra mossa è osservata. Fino a quel sabato, però.
Chiamiamolo come vogliamo: Dio, Buddha,Allah,Forza Cosmica, ET l'extra terrestre,Legge di Murphi,Chi la fa l'aspetti, insomma qualcosa da qualche parte c'è e mi ha beccato.
Il Lunedi si è presentato un altro problema: il peccatore doveva recarsi nel luogo del peccato per fare presente i difetti del prodotto. Ora considerando che avevo già memorizzato il numero del negozio sul cellulare in modo tale che non avrei mai risposto se mi avessero cercato, ritornare dopo solo 2 giorni in quel luogo è stato uno shock. Ho iniziato a chiedermi se era un segnale: dovevo forse confessarmi al Macommesso? Avrei così espiato le mie colpe?
Non lo so e non ho amesso niente. Però ho adottato la tecnica del caritatevole.
Invece di farmi vedere seccato per tutti quei soldi spesi per un computer che non funziona, sono stato di una gentilezza e comprensione impressionante. Come un chirichetto durante il giro di benedizione pasquale delle case, ero munito di caramelle e cioccolatini che ho elargito alla Macassistenza. Ho offerto caffè. Chiaccherato. Ascoltato. Parlato di calcio,rugby,free climbing, di macchine, e di specifiche tecniche del computer. Insomma, parlavo ma in realtà stavo recitando l'Atto di Dolore.
Sarà finita la mia punizione?
Si sa il dubbio è più atroce di una certezza. Però io ancora non acceso il mio nuovo Mac.
E lo confesso,ho paura a pubblicare anche questo post.

Dall'ultima lettera dell'ACER Aspire 5920
Preghiamo


mercoledì 20 maggio 2009

911

Guardo troppa televiosione. O meglio, guardo troppa tv americana.


Film, telefim, serie tv, sit-com, cartoni animati, reality, sono la mia cura palliativa contro le serate dominate da noia/ansia/tristezza/agitazione/solitudine/voglia di relax.


Ho provato a curarmi con prodotti italiani come Carabinieri, Ris, Un amore di strega, Amiche mie, Piper, ma ne sono risultato immune. O meglio, si sono pure manifestati i famigerati effetti collaterali quali stanchezza, nausea, emicranea.


Quindi come un seguace di una setta o come chi sceglie di curarsi tassativamente ed esclusivamente con l'omeopatia ( e in questo caso spesso le due cose convergono), molte delle mie serate sono allietate da prodotti made in USA.

Ovviamente dopo anni di assuefazione riconosco che in un certo qual modo ne sono rimasto influenzato.

Per esempio, quelle rare volte che mi è capitato di andare al pronto soccorso, un senso profondo di tristezza e depressione si è impadronito di me. Questo non perchè fossi in un luogo che non ha come fine l'offrire servizi di intrattenimento e divertimento, ma per il semplice fatto che nella mia mente il pronto soccorso è solo il County General Hospital, quello di ER per intenderci.

Oppure quando esco di casa immagino sempre che i miei dirimpettai siano Rachel, Monica, Ross,Phoebe,Joey e Chandler. Ed invece ogni volta incontro la signora Grazia e suo marito che stendono la biancheria nel pianerottolo o portano via la spazzatura.

La lista sarebbe lunga e magari una volta la elencherò tutta. Non è questo il momento però.

Mi è successa una cosa che in realtà mi sta facendo pensare che forse dovrei rivedere il dosaggio di American Tv.

Poche sere fa sono uscito di casa, dopo cena, e a piedi mi sono incamminato verso un appuntamento che avevo con egli amici. Tranquillo e spensierato, o più precisamente come un automa, ho iniziato ha percorrere il tragitto stazione termini-san.lorenzo che faccio in media 4 volte al giorno. Lo conosco a memoria questo percorso. Non che sia lunghissimo, però so dove e quando attraversare per guadagnare tempo, quali marciapiedi sono sconnessi, chi incontrerò e dove...insomma potrei farlo ad occhi chiusi.

Cammina, cammina ad un certo punto intravedo un gruppo di ragazzi intoro ad un uomo accasciato per terra. Guardo melgio e capisco che si tratta di un clochard ( o melgio noto come barbone) ubriaco. Abitando alla stazione Termini e non a Wisteria Lane (ahimè), non mi sono preoccupato. Episodi come questi sono all'ordine del giorno.

Quindi continuo a camminare quando invece vengo fermato dal gruppetto di ragazzi. Stranieri. Preoccupati. Agitati (forse loro come vicine di casa hanno Linette, Susan, Gabrielle e Bree).

Nella loro lingua sraneira mi dicono che "questo signore non sta bene. Abbiamo provato a farlo alzare ma non reagisce. Potrebbe chiamare la polizia o un ambulanza?"

Io tranquillizzo i cari ragazzi facendo presente che il motivo per cui non indossava le scarpe non era perchè le sue Tod's nuove gli facevano male ma perchè si trattava di un uomo senza dimora. Ovviamente ho tralasciato il particolare delle Tod's. Rassicuro i fanciulli che avrei chiamato io chi di dovere. Ecco che prendo il mio cellulare, faccio per digitare il numero, lo digito ma la Tim mi informa ce il numero è inesistente. Ovviamente come tutti mi sono detto "shè, ma come è possibile. Come fa ad essere inesistente il 911. 911??????!!!!"

Si, avevo chiamto il 911. L'emergency Calls degli Stati Uniti di America. Il dramma non era questo, però. Il vero roblema era che non mi ricordava più quale numero dovessi chiamare. Preso da un attacco di panico misto ho finto di non avere credito. Così ho rassicurato i ragazzi stranieri che "non appena raggiungo i miei amici chiamiamo subito l'autorità competente". Si ma quale??? E a quale numero????

Riprendo a camminare. Accellero il passo. Inizio a correre. Finalmente raggiungo il locale dove ci sono i miei amici. Fortuntamente fuori c'era ad aspettarmi Barbie Spritz. A lei potevo confessare tutto e rimediare subito chiamando i vigili che avrebbero chiamto l'ambuanza ( tutto questo l'ho scoperto solo dopo aver parlato con la mia Barbie Spritz).

Ho ripensato a questo episodio. Molto probabilmente una volta che sono stato coinvolto nel "mistero dell'uomo accasciato per terra" mi sono sentito come dentro una puntata di CSI New York. Ecco il perchè del 911. Avrei tanto voluto dire " c'è un uomo per terra tra la 5th e la 30th . Correte".

Invece mi sono sentito dire :

-dica
-salve mi scusi ma la chiamo perchè all'angolo tra via Giolitti e il tunnel di San Lorenzo c'è un senza tetto sdraiato per terra che non da segni di vita!!
-è sicuro che non sta bene? (è assodato, non ha risposto Gill Grissom)
-(ma se ho appena detto che non da segni di vita!!!) eh si guardi tra l'altro ci sono anche dei ragazzi stranieri che stanno aspettando i soccorsi
-ma non è che andiamo li e poi sta bene??
-(eh magari lo speriamo, no?) ehm le ripeto, abbiamo provato a farlo alzare ma non risponde
-è si ma poi spesso annamo li e so solo ubriachi
-guardi, questo è probabile però se magari potete andare a controllare?
-ma ha già chiamato qualcuno?
-(tipo lei ora?) eh...in realtà come avrà capito ho chiamato il vostro numero per richiedere un intervento
-e allora mannamo un autoambulanza a controllare, sempre sperando che ci sia qualcuno
-grazie mille
-dove ha detto che si trova?
-(proprio pronto intervento)....all'angolo tra via Giolitti e il tunnel di san lorenzo
-senta me lasci il suo numero e il nome perchè se non c'è nessuno la richiamo! sa non si sa mai.....

ma che vuol dire???che se il signore senza tetto si è ripreso io vengo punito????!!!!!!!!!

Ora è vero che questo sovradosaggio di tv americana mi sta provocando effetti indesiderati. Questo episodio ne è la conferma.

Ma che volete che vi dica, io continuo a immaginare che un giorno l'Amore della mia vita si precipiti a casa mia, si arrampichi sulle scale antincendio ( che non ho), sfoderi un mazzo di fiori e mi dica 
" e dopo che lui l'ha salvata?" ed io "lei salva lui".


lunedì 18 maggio 2009

Nei panni di Veronica




Non ho letto articoli, non ho visto telegiornali, non ho parlato con nessuno di questa notizia che ha travolto l'intero Paese.
Ho guardato solo le immagini, ed ho rabbrividito.

Ma è mai possibile che di tutti i commenti fatti, i fiumi di inchistro sprecati da illustre penne del giornalismo mondiale, trasmissioni televisive dedicate a questo fatto nessuno abbia messo in luce il vero ed unico dramma: ma come diavolo andava vestita in giro Veronica Lario??

lunedì 11 maggio 2009

fino a dove portano le dipendenze

A prova del fatto che la mio amore per Vanity Fair è vero, pubblico una lettera che ho scritto in occasione del compleanno di un mio amico.
Il regalo??? Ovviamente l' abonamento di un anno alla Rivista....



Gentile XXX,

è nostro dovere informarla che in data 10/03/2009 il nostro agente segreto V. F. n°5 , ha trascorso il pomeriggio con lei sotto le mentite spoglie del suo amico Capperaiomatto.
Grazie al potere conferito da Gucci by Gucci, V. F. n°5 è riuscito a portare a termine la sua missione che andava sotto il nome di “ Vanity Fair Addicted”.
Essendo la verità il nostro tratto distintivo, di seguito le riportiamo le parole dai lei emese: “ Oh, oggi mi è presa voglia di comprarmi due riviste spazzatura, tipo Chi e Vanity Fair”.
Le confessiamo che il nostro agente segreto, nell’udire il termine “spazzatura” riferito alla Bibbia sacra del Mercoledi, ha superato se stesso nel non condannarlo a vita ad una insana ed innaturale voglia per i calzini bianchi. Avrebbe fatto di lei, infatti, un oggetto di derisione e chiacchere maligne.
Ma il Gucci by Gucci Power non ha confini. V. F. n°5 ha dovuto inspirare una dose in eccesso di Gucci by Gucci, preventivamente spruzzata sui polsi, che ha attivato immediatamente lo spegnimento di tutti i processi logico/cognitivi ed ha innescato una carica sinaptica dei Gossips Neurons. Sentendosi immediatamente un mix di Frida Giannini, Franca Sozzani e Anna Wintour, non ha ricordato altro che la parola Vanity Fair, per la quale d’altronde è stato programmato.
In preda a questa sindrome di onnipotenza fashionistica, non ha deciso banalmente di farle trovare sotto lo zerbino di casa una copia della Rivista, bensì in accordo con i consiglieri delegati nella persona di Gattara, Oste e Allaraba, ha ritenuto che lei abbia , caro XXX, l’ X Factor per poter essere un lettore prova della rivista, per la durata di giorni 365.

Crediamo in lei e crediamo fermamente che non ci deluderà!!
Non le nascondiamo, però, che verrà sottoposto settimanalmente a domande a sorpresa per verificare la sua costante ed attenta lettura.

Sappiamo, ovviamente, di averle fatto cosa gradita.
Perché Vanity Fair è soprattutto “Cosa Buona E Giusta”.

I nostri migliori auguri.

venerdì 8 maggio 2009

God save the Queen!!!

E' vero che sono uno di quelli che ha sempre sognato in grande. E non intendo solo nelle personali proiezioni sul futuro: uomo di successo, attore, ricco, famoso etc etc...insomma mai che una volta mi sono immaginato impiegato delle poste o sindacalista combattivo. Mi riferisco anche alla mia sefra onirica, al Morfeo che è in me, quando vengo travolto dalla fase Rem, insomma quando dormo.
E' ormai un appuntamento mensile la mia amicizia con Madonna: sono stato suo consigliere, personal assistant, amico amicherrimo, fan scatenato, fan delirante che sale sul palco ( no, non sono quello di Britney). Ho avuto storie d'amore con Luca Argentero. Sono stato presentatore super popolare con tanto di scherzo su Scherzi a Parte ( e vi giuro che ho sognato tutta la trasmissione con Capperaio ospite e vittima dello scherzo). Ho vinto Oscar, Leoni d'oro, Palme.
Una delle mie migliori amiche è Gwynet.
Diciamo che faccio molti sogni d'oro.
Solitamente ,poi, i miei sogni sono svincolati dai pensieri che mi assillano quando son desto.
Stanotte però c'è stata una congiunzione tra un pensiero che mi angoscia, dato da un problema oggettivo (ovvero essere senza lavoro) e la mia megalomania onirica.
Sono circa 3 anni che ogni giorno invio Curriculum Vitae a chicchessia. Risultato: sono circa 3 anni che spero almeno che chicchessia mi richiami per un colloquio. Va da se che ne avrò fatti in tutto 3 in 3 anni. Ma non demordo. Ogni giorno ansioso e speranzoso invio , invio e rinvio CV.
Ecco che stanotte oniricamente sono stato chiamato per un colloquio.
Da chi? Semplicemente da sua maestà Elisabetta II regina d'Inghilterra!!!!!!
E' andato tutto bene. D'altronde conosco benissimo il protocollo reale. Non ho commesso nessun errore stile Michelle Obama. Sua maestà era entusiasta. Mi ha fatto infiniti complimenti per il modo di essere.
Io ero felicissimo. Finalmente avevo trovato un "lavoretto" ( per fare cosa poi non l'ho capito).
Al momento del congedo con tanto di inchino e bacia mano ( che non si bacia mai, ma ci si avvicina e basta!!!) sua maestà mi dice che :"è stato un piacere averla conosciuta. Sono poche le persone che hanno un innato senso del dovere, un savoir-faire così raffinato, un'etichetta impeccabile. Al momento però non è possibile assumerla. Sà, la crisi sta inchinando tutte le nazioni. Sono rammaricata. Ma non si preoccupi che, qualora dovessimo cercare qualcuno, la contatteremo".

Ma nemmeno nei sogni mi assumono????
Ora ci manca solo che stanotte Vero o Gwynet mi dicano che non vogliono più essere mie amichette.

giovedì 7 maggio 2009

la sindrome di Valerie Malone

Non pensavo fosse possibile che potessero succedere ancora queste cose.
Non pensavo fosse possibile che vivendo nella famosa e fantomatica società mediatica, globalizzata da format, omologata da serie tv, linkeggiata da scambi di informazione telematici esistessero ancora persone che non conoscono l'ABC del vivere in una comunity.
Esistono delle regole base che ognuno di noi ha introiettato fin dalla teenager età.
Regole che abbiamo imparato non andando a scuola, al catechismo, facendo i tanto rinomati sport di gruppo o giocando all'aria apeta con gli amici. Bensì grazie alla televisione e alla moltitudine di programmi life style educativi che la popolano !!!
Se ripenso alle prime cose importanti che ho imparato nella mia vita, non mi viene in mente la storia degli Assiri e Babilonesi o il Neolitico, neppure il momento in cui ho imparato la tabellina del 2. Quelloche invece ho vivo nella mente è la prima regola fondamentale da fare propria nel caso in cui avessi dovuto cambiare la scuola: farsi amico il più fico della scuola e allo stesso tempo collaborare con la redzione del giornalino scolastico. Questa sarebbe stata la perfetta congiunzione per identificarmi come : il nuovo arrivato che è abbastanza cool , ma non tutto sport e spocchiosità perchè ha degli interessi. In sintesi mi sarei fatto amica tutta la scuola.
Questa regola fondamentale l'ho appresa non certamente attraverso i miei genitori o alle maestre ma grazie a quello che è stato il testo di "teoria e pratica dell'età teenageriale": Beverly Hills 90210. Una pietra miliare. Una Bibbia.
Ogni Giovedi serà mi sintonizzavo su Italia 1 e apprendevo regole nuove. Meccanismi sofosticati per sfuggire alle malignità. Tecniche argute per far ripagare in modo stiloso un torto subito.
I Comandamenti infiniti per affronatare una storia d'amore. Cosa dire e cosa non dire. Casa far finta di sapere quando in realtà non sai niente e cosa far finta di non sapere quando in verità sai anche troppo. Insomma, imparavo a vivere.
Dopo Beverly Hills 90210 ho seguito i corsi di Melrose Place, Bayside School, Baywatch, Primi Baci, per passare poi a Seven Even, Dawson's Creek, The O.C. e Gossip Girl.
Come me milioni di ragazzi e ragazze sono cresciuti, sono maturati, hanno appreso i trucchi del mestiere di vivere.
Per questo non avrei mai creduto che un mio, per usare un termine retrò, coetaneo potesse commettere errori banali ma gravi allo stesso tempo, perchè alle base delle prime puntate di tutte queste serie tv, che bisogna ringraziare in eterno per averci offerto il tom tom per navigare tra i sistemi contorti delle dinamiche amicali, amorose e parentali.

Provate ad immaginare questa situazione: a Brenda piace Dylan, Dylan è in crisi con Kelly. Brenda si è appena lasciata da Stuart il quale le dice che prima di stare con lei ha avuto un presunto flirt con Kelly quando lei stava ancora con Dylan. A questo puto Brenda ha in mano una notizia hot che deve decidere come giocare.
Ora sappiamo tutti che l'ultima cosa che Brenda dovrebbe fare è quella di dire a Dylan di Kelly e Stuart. La conclusione sarebbe che Dylan si arrabbierebbe con Brenda, non le crederebbe e si avvicinerebbe ancora di più a Kelly.
No, Brenda avrebbe fatto buon viso a cattivo gioco. Avrebbe aiutato Dylan a distrarsi in questo suo periodo sentimental-confuso, lo avrebbe fatto divertire un sacco, lo avrebbe portato tutte le sere al Peach Pit by Night, per avvicinarlo così sempre di più a se ed allontanarlo da Kelly.

E' una regola fondamentale: mai fare apertamente il cattivo verso il tuo rivale in amore se la tua preda gli è ancora legata!!!

Lo so, non dico nientedi nuovo.
Ma è per questo che è allucinante e a tratti sorprendente che esista ancora qualcuno che si comporticome Valerie Malone. Lei avrebbe detto tutto a Dylan. Dylan l'avrebbe odiata. Gli amici di Dylan avrebbero smesso di frequentarla. Lei sarebbe rimasta sola.

E' per questo che nessuno voleva mai una figurina di Valerie Malone. Nessuno voleva essere come lei.
Eppure girano ancora!!!!

lunedì 4 maggio 2009

invece io

Per fortuna che esistono gli amici che hanno sempre qualcosa che non va in più di te.

Quelli che hanno sempre un malanno più grave, una notizia peggiore, una macchia sulla pelle più sospetta della tua.
Una zia più stronza, una nonna più cattiva,una cugina più lesbica.
Gli amici che se te hai mal di stomaco, loro se lo provocano immediatamente e più doloroso del tuo. Se poi a te passa, a loro "guarda oddio, io ancora proprio bene non direi però ,insomma,meglio di prima sicuramente si".
Gli amichetti che se te sei disoccupato, loro sono spraffatti da una crisi amletica perchè devono decidere quale scegliere tra 5 proposti.
Quelli che quando te sei disperato perchè concretamente non lavori, loro replicano con "e lo dici a me?!", ma poi parlandoci scopri che ne fanno 6 da free lance. Ma d'altronde "ma si che c'entra, ancora porto avanti delle cosette".

Insomma, i classici amici catalogabili nella lista "invece io..."

"Invece io" ne conosco una che mi fa stare bene anche quando ha qualcosa che non va in più di me.....ed è Allaraba.
Di seguito la piccola scenetta in un micro atto che si è svolta oggi:

Via di casa mia. Nel mio appartamento.Interno giorno:

Protagonisti: io ed Allaraba.

Allaraba: "ma più tardi che fai?"

io: " gurda Allaraba, sono disperato. Devo mettere in ordine la camera. E' un disastro. Sembra sia esplosa una bomba"

Allaraba: "ma dai? veramente?"

io: "vai a vedere. Non si può entrare!!!"

Allaraba va in espezione. Torna e dice: "Capperaio, dhè...praticamete è come quando la mia casa è in ordine".

Per fortuna che ogni tanto c'è Allaraba. E casa sua come metro di paragone.

mercoledì 29 aprile 2009

Senza il G.Factor

Qualche giorno fa, all'ora della colazione, la mia Barbie Spritz mentre usciva di casa e più precisamente mentre chiudeva la porta mi ha guardato e mi ha detto : "la verità è che non hai il G. Factor".
Ora per chi avesse perso l'episodio pilota del reality "Essere Capperaiomatto", va detto che G. sta per "diversamente etero" (diciamocelo, la parola gay è un po troppo anni '80).
Come il famoso fulmine a ciel sereno, come la verità che biomba tra capo e collo e come il classico amico che ti sbatte in faccia un tuo difetto e ti lascia solo con il famoso peso sullo stomaco, la mia Barbie Spritz mi ha fatto riflettere su una cosa che già sapevo ma che ormai non è più un sospetto bensì la celeberrima "amara verità".
Infatti tutti sanno che esistono dei codici segreti per decifrare e individuare un "diversamente etero". Questi codici si apprendono vivendo, relazionandosi, conoscendo persone..insomma dandosi da fare. Piano piano si deventa sempre più sicuri, svelti, decisi, si individua una persona e immediatamente i G.Neurons innsecano una scarica sinaptica, gli occhi subiscono una metamorfosi trasformandosi in raggi ultravioletti che penetrano il corpo della persona adocchiata e vanno ad illuminare l'elemento G. che si cela in lei, e che magari ancora non è consapevole di avere.
Pochi fortunati hanno questa dote innata, tutti gli altri devono apprenderla.
Io, ovviamente,faccio parte del secondo gruppo.
Tante ma tante volte mi è successo di uscire, andare a ballare, adocchiare una persona e dire "ecco finalmente una persona carina, quella si che mi piace.che faccio ci provo?".
Nel mentre che mi faccio coraggio si avvicina sempre una donzella che si dirige verso la persona da me adocchiata. "Sarà un'amica?", penso o meglio spero. Ma no, non lo è. Il bacio appassionato che si danno è la firma sul mio muro del pianto.
"Ma è possibile che ti piacciono sempre le persone che non sono diversamente etero?!". Mi dicono i miei amici.
Eh si, ho sempre pensato, hanno ragione. Ancora non ho un G.Factor sviluppato. Però dai, mi dico sempre, in fondo è perchè ti piace quel tipo di persona e poi dei piccoli miglioramenti si intravedono.
Ma la sera precedente all'affermazione della mia Barbie Spritz è successo qualcosa di veramente grave,che mi ha fatto capire di avere un difetto genetico cheimpedisce lo sviluppo del G.Factor:
non ho capito che un diversamente etero,che mi piaciucchiava,era effettivamente diversamente etero!!!Io ho creduto fosse etero e basta. Senza diversamente.
Scoperta la verità ho capito che ho bisaogno di un professore di sostegno, qualcuno che mi dia delle ripatizioni private, cha faccia tandem con me.
Ma perchè non esiste una CEPU dove ti insegnano "teorie e tecniche del G.Factor", "metodologia del rimorchio", "fenomelogia dello sguardo", "semiotica dell'approccio".
Oppure un master in Marketing,Comunicazione e Relazioni Pubblicamente Non Etero.

Questo si che sarebbe un investimento per il futuro!!!

martedì 28 aprile 2009

La mia Barbie Spritz

Ho già confessato di aver invidiato la mia nipotina di 1 anno quando le hanno regalato la sua prima Barbie. Vederla interagire con la rappresentazione plastificata della ragazza posh, mi ha ricordato che da piccolo ho sofferto nel non poter ammettere che giocare con i playmobil era solo un ripiego.Io volevo una Barbie.
Certe volte mia sorella mi permetteva di giocare con lei, ma dovevo sempre essere Ken.
Non mi bastava nemmeno quello. Io volevo Lei. Ne volevo una che fosse mia.
Sono cresciuto, ho smesso di giocare ma Lei mi è rimasta sempre nel cuore.
Mi sono accontentato di vedere la felicità nel volto della mia nipotina,quando ha visto la sua prima Barbie.
Ma la vita è strana. Proprio quando pensi che una cosa non capiti più, quando smetti di cercare, ecco che succede qualcosa.
Come nello spot più glitterato che la Mattel abbia mai fatto, nella mia vità è arrivata la mia prima Barbie.
Nuova. Inedita. In edizione limitata.In anteprima solo per me. Unica. Vera!!!
Si si, proprio vera nel senso in carne ed ossa. Ed io posso presentarveLa.

Signori e signore ho il piacere di farvi conoscere la nuovissima Barbie Spritz.

Barbie Spritz sarà la tua nuova amica.
Barbie Spritz sarà la tua nuova coinquilina.
Barbie Spritz è bionda fuori e platino dentro.
Lei non mangia perchè cibarsi è out, è superfluo, è banale e retrò. Ma non vintage.
Ha lo stomaco chiuso con un foulard di Hermés.
Per Lei le posate sono forcine per i capelli. I coltelli lime per unghie dell'ultimo designer giapponese in voga. I piatti sono solo da appendere e le scodelle contenitori per il pour purrì.
Barbie Spritz ha sempre un pensiero che la turba, un'ansia che la divora, un uomo che l'angoscia, un amante che vorrebbe stare con Lei ma Lei vuole un altro.
Lei passa le serate tra happy hour e discoteche.
E' l'amica ideale per le tue sbronze. Può ubriacarsi a stomaco vuoto ed è in forma come se avesse bevuto una tisana depurativa.
Ma non farLe mangiare una zucchina lessa quando un pensiero angosciante le sfiora la mente perchè trascorrerà in bagno l'intera serata.
Barbie Spritz ama la moda ma fa poco shopping.
Lei indosserà sempre qualcosa di tuo. Anche quando rientrerà da un viaggio con 10 paia di scarpe nuove, 20 magliette, borse, cinte....Non importa. Ti chiedrà lo stesso cosa hai da prestarLe
Lei ti vuole bene. Ti vuole sentire vicino. E' la tua amica amicherrima.

Ti sembra di conoscerne una? Probabile!
Barbie Spritz non devi ordinarLa. Non devi comprarLa.Non devi aspettare che qualcuno te la regali.
Questa è la vera novità perchè Barbie Spritz si diventa!
Improvvisamente una tua amica, una tua parente, tua zia, una tua coinquilina possono diventare Lei. Tutti possiamo. Anche tu puoi.
La mia vita è cambiata da quando ho lei. Ogni gorno non è mai uguale al precedente. Perchè non sai mai come stia.
Lei è così....imprevedibile, umoralmente stroboscopica,allegramente semidepressa
Io l'adoro. Non posso farne a meno.

Anche perchè in fondo c'è un po di Barbie Spritz in ognuno di noi.





giovedì 23 aprile 2009

Alla fine Si

Si, la bellezza non è tutto nella vita.
Si, un bel corpo muscoloso, curato, senza smagliature non è niete se è la base di una testa vuota.
Si, non avere interessi culturali, politici e sociali è deprimente.
Si, seguire solo tv spazzatura spegne il cervello.
Si, fare i provni per l'isola dei famosi, grande fratello, la fattoria, uomini e donne è da burini.
Si, fai zapping in tv e ospiti in tutti i programmi sono i concorrenti de l'isola dei famosi, grande fratello, la fattoria e uomini e donne.
Si, sono famosi per non aver fatto niente.
Si, lavorano senza saper fare un mestiere.
Si, guadagnano tanto.
Si, fa tristezza vederli.

Si, mi faccio tristezza pure io che ho studiato e sono a casa senza un lavoro.

Quindi Si, se avessi un bel fisico,fossi figo e anche un po burinotto, lo sapete che vi dico....
....ci andrei anche io a fare un reality!

Ovviamente qui lo dico e qui lo nego!!!

martedì 21 aprile 2009

Status Non In Linea

Ero uno di quelli che :"il cellulare non lo comprerò fino a che la Sip (poi divenuta Telecom) non toglierà tutte le cabine. E' così bello usare i gettoni, la scheda o meglio ancora entrare in un Bar e chiedere la linea (e vedere nel volto del titolare la solita espressione che dice "questo non consuma niente"!!!)", oppure "non chatterò mai, è così deprimente,desolante,alienante", e ancora "Facebook?Siti per trovare l'anima gemella?Msn?Un BLOG? Ma non ci penso proprio.Sbandierare così la mia vita e diventare schiavo della tecnologia???Mai!!!".
Ma si sa che la gente, come la vita, è bella se è varia e così adesso sono uno di quelli che mentre aggiorna il suo blog ha contemporaneamente aperto Msn,Facebook,Skype,Hotmail,Glossom,Myspace e l'ultimo arrivato nella websfera: Twitter.
Sinceramente non so nemmeno io perchè continuo a registrarmi su tutti questi socialnetwork. Non ho niente da promuovere. Non ho un locale da far conoscere. Non ho idee da far accetare.
Ma continuo, continuo,continuo ad andare avanti in questa che ormai sembra essere diventata una sfia tra i webamici: "quanti contatti hai? ma quanto è che non aggiorni il blog? chi sono i tuoi followers?". O
Mi lamento ma la prima cosa che faccio la mattina è accendere il pc e controllare quante notifiche ho, se ci sono richieste di amicizia, proseguendo così per tutti gli aggiornamenti che ogni socialnetwork potenzialmente mi può offrire.

C'è una cosa però che mi mette veramente ansia ed è il fatto che devo avere subito pronta una scusa plausibile se non voglio interagire con nessuno,o con qualcuno.
Ci sono delle mattine, infatti, che magari non ho voglia appena alzato di rispondere ad un sms, ad una chiamata su skype, di chattare contemporaneamente su msn,facebook e skype di nuovo.
Succede così che mentre continuo a sbadigliare una persona x chiama al cellulare e mentre mi stiracchio e dico che ora non ne ho proprio voglia e che "facio finta di essere in cucina, in bagno,a comprare il giornale, insomma da qualche parte e non davanti al computer".
Ma succede però che terminata la chiamata persa la stessa persona x avvia la chat su facebook, msn e skype.
Ma non sono ancora pronto e sveglio al punto giusto per chiaccherare. Così riduco ad icona tutte le finestrelle ( non si chiudono mai, è un errore gravissimo).
Ad un certo punto ecco che compare un messaggio minatorio: "ohi?? tutto bene? lo so che ci sei!!! quando vuoi chiamami". La prima volta che mi è arrivato un messaggio come questo mi è preso il panico: " ma come fa a sapere che sono davanti al pc e che quindi ho visto le tre chat che ha avviato e gli sms che ha inviato. Dove ho sbagliato? ho digitato per sbaglio qualcosa? oddio ho avviato una chaiamata su skype?oddio no, avrò detto qualcosa a voce alta?? No, sono sempre attento. Avrà tirato ad indovinare. Ora chiamo e faccio finta di niente".
Ma non si smette mai di imparare. In realtà avevo commesso un'errore madornale.
Infatti continuando a navigare, e facendomi un po dei fatti degli altri, non sapevo che risultavo presente,davanti al pc, perchè il mio micro pallino, che non sapevo nemmeno esistesse, era VERDE. "Eh si Capperaio, non era grigio quindi quindi stavi navigando...dai hai visto che avevo avviato le chat...comunque non importa figurati".
Eccola li la frecciata scagliata dritta dritta verso il senso di colpa. Per rimediare quindi sei costretto ad accettare qualunque proposta la persona x ti faccia.
Devi dimostrare che non avevi assolutamente niente nei suoi riguardi.

E' da quel giorno che ho sempre una scusa pronta. Solitmente "proprio in quel momento sono scappato al bagno, ha suonato il vicino e ha telefonato mia sorella...sai mi ha passato la nipotina".
Ma soprattutto da quel giorno per prima cosa mi metto offline ovunque. Subito. Prima di subito. Sono diventato velocissimo. Rapido nel nascondere le mie tracce, come quando da ragazzini si devono nascondere improvvisamente le riviste pornografiche o il pacchetto di sigarette dai genitori rientrati prima a casa. Talmente svelto che potrei proporre per le prossime Olimpiadi lo Switch Off The Status Bar.

Alla fine Internet è come un grande condominio. Lo spioncino della porta ti permette di vedere chi passa o sta per bussare. Se non hai voglia di aprire a nessuno la prima cosa che fai è spegnere la luce dell'ingresso.
Ecco io per prima cosa spengo tutti miei pallini verdi.
Poi li riaccendo, però. Non posso mica perdermi gli ultimi aggiornamenti della portiera, no?

lunedì 20 aprile 2009

Un giro in libreria

Che siamo travolti da una delle Crisi più gravi del secolo, lo sappiamo tutti. Anche non volendo pensarci è facile ricordarselo.Basta sfogliare distrattamente un quotidiano, ascoltare con un solo orecchio la radio, fare un super velocissimo zapping in tv ed infine svegliarsi ogni mattina e non avere un posto di lavoro dove recarsi. Si, forse bastava solo questo ultimo esempio.
Ora, sempre ascoltando con un solo orecchio la radio, leggendo distrattamente un quotidiano o facendo un super velocissimo zapping alla tv, ci viene detto che per reagire e fare fronte a questa crisi bisogna essere positivi, continuare le nostre abitudini, distrarsi, divertirsi e consumare ovvero comprare. Questo perchè bisogna contribuire a far girare il motore dell'economia e lo shopping è una buona benzina.
Diciamo che questa non è una grande novità. Lo sapevamo benissimo. Sappiamo ancor meglio che uscire a fare shopping racchiude in se tutte le qualità anticrisi: distrae, diverte e fa spendere soldi quindi consumare.
Facendo parte a pieno titolo della categoria " travolti da un'insolita crisi nel nuovo millennio", che si traduce in disoccupato, mi sono sentito legittimato a comprare.
Però mi sembrava "troppo " spendere quei pochi risparmi che ho in magliette,pantaloni,borse,scarpe,costumi,nuovi parei per l'estate,felpette carine,camicie,creme,profumi...insomma in tutto quello che mi piacerebbe comprare.

Ecco che è' sempre nei momenti più seriosi che giocare la carta Cultura torna sempre comoda.
C'è un luogo dove si può girellare, guardare, "provare" , incontrare gente e comprare senza sentirsi in colpa: la libreria! Eh si perchè un libro "sono sempre soldi spesi bene".
Così armato di buoni propositi sono uscito e ho fatto un giretto in libreria.
Certo, mi sono detto, non sarà come comprare una maglietta nuova per l'estate alle porte ma è comunque piacevole.
Ci sono stato tante volte. Magari con un titolo già in testa. Magari proprio perchè volevo andare in libreria e non in realtà a comprarmi le All Star rosse. Però, ho pensato, posso divertirmi lo stesso.
Entro ed inzio a girare tra gli scaffali come fossi da Luis Vuitton.
Con aria saccente e culturalmente spocchiosa inizio a leggere i titoli: " Dio del silenzio apri la solitudine.La fede tormentata di Salvatore Quasimodo" , "La croce e la sfinge", "Il silenzio dei chiostri","La canzone dei mille rimpianti","Il cuore cucito","Il traduttore del silenzio","L'uccisore di seta", "Un altro mondo", "Disputa su Dio e dintorni","Uomini che odiano le donne","Un luogo incerto","La ragazza che giocava con il fuoco" e potrei continuare.
Improvvisamente il mio umore è inziato a declinare come quando trovi la maglietta dei tuoi sogni ma è rimasta solo la taglia più piccola o la più grande della tua!!!!!
Ma io dico, noi consumatori ci mettiamo la nostra buona volontà a far girare l'economia. Anche quella culturale. Però anche gli scrittori ci devono mettere la loro parte, no?
Ma non hanno voglia di scrivere qualcosa di più allegro in questo perido così buio???
Se bisogna distrarsi e comprare, certamente non è tanto facile con dei titoli che assomigliano più che altro a degli epitaffi!!!!
Così un po avvilito sono uscito dalla libreria.

Ovviamente ho comprato qualcosa: "Il sosia" di Dostoevsij: storia di uno sdoppiamento psichico.

Bhè dal'altra parte deve contribuire a far riprendereil mercato , no?

sabato 11 aprile 2009

la sua prima Barbie

mettiamo il caso che io sia uno zio.
mettiamo il caso che sia uno zio di una nipotina. quindi femmina.
ipotizziamo che questo elemento biologico giochi una carta a favore, sia per me che per la mia nipotina. questo per il semplice fatto che sono molto portato a giocare con la piccola cucina, il piccolo kit da casalinga, il piccolo passeggino. unito ad un piccolo interesse per il look: mia nipote non deve uscire di casa vestita male nemmeno se deve andare a rotolarsi al parchetto.
provate ora ad immaginare che da quando ho saputo di diventare zio di una femminuccia uno dei miei primi pensieri, dai diciamocelo: il primo, è stato: "oddio ma allora andremo a fare shopping insieme, le comprerò un sacco di cose e le comprerò un sacco di regali bellissimi".
ora, diciamo che mia niopote abbia 1 anno e poco più. quindi per quanto possono essere carini i giochi devi sempre attenerti alla regola degli anni: ogni gioco ha una piccola etichetta dove viene scritta l'età adatta per quel gioco. così ogni volta che sono andato in una giocheria ho sempre comprato qualcosa di "adatto". questo per una bambina di 1 anno si traduce in utile, educativo, stimolante,per imparare a camminare, parlare, muoversi, coordinarsi, etc etc...insomma palloso.
ma sono sempre uscito dal negozio fiero, a testa alta contento perchè " eh si, le servirà proprio...impararerà un sacco di cose...le servirà per imparare a camminare, muoversi,coordinarsi" etc etc
ma in cuor mio sapevo la verità. ogni volta che mi trovavo in una giocheria passavo davanti a Loro. le guardavo.le ammiravo. immaginavo la prima volta che le ne avrei regalata una.
sarebbe stata la sua prima Barbie. Dovevo aspettare solo 5 anni. l'etichetta dice così. come se una bambina non potesse iniziare ad ammirarla appena nata. tenerla sotto una bacheca di vetro e guardarla.
ma sono una zio coscienzoso. quindi fino a 5 anni niente.come dice l'etichetta.
perchè vuol dire che non è un gioco adatto, che può essere pericoloso, che è troppo truccata, provocante e vestita alla moda.quindi figa.
no, io non gliene avrei mai comprata una fino a 5 anni.
ma cosa succede se una zia di tredicesimo grado le regala un uovo di pasqua dove dentro c'è una Barbie??????????
o meglio cosa succede se la zia di tredicesimo grado le regala la Barbie e i genitori della piccola nipotina non giela danno????????????
la scena si potrebbe presenatre così: io che vado a trovare la mia nipotina. lei che gioca con una piccola e triste bambolina, carina in apparenza. ma poi alzo gli occhi e vedo una scatolina di cartone rettangolare, rosa, con della plastica intorno. mi avvicino. mi dico che è impossibile. ma più sono in prossimità e più sembra lei. ci sono davati.
E' LEI. E'UNA BARBIE. VERA. DELLA MATTEL. NON DEL MERCATO. CON LA BORSETTA. I CAPELLI BIONDI. LE SCARPE. IL GIACCHETTINO. TRUCCATA. FIGA.
E' LA SUA PRIMA BARBIE!!!!!!!
come un prete che scopre di aver appena dato l'ostia ad un bambino che non ha fatto la comunione, mi giro verso i genitori e inorridito gli dico "ma è una Barbie ed è ancora incartata.perchè non ci sta giocando!!!!!!!!!!!!!!!!!! e perchè sta giocando con quella sottospecie di bambolina albanese??????????????????". loro mi danno una di quelle classiche risposte da genitori " volevamo aspettare prima di dargliela, sai magari non è sicura".
no, ci deve essere una soluzione.
non sento " scuse". mi rivolgo alla mia nipotina e le dico " stai tranquilla lo zio ti darà la Brabie".
mi siedo al tavolo ed inizio a togliere la plastica dalla scatola: " non potete non dargilela e continuare a farla giocare con quel mostriciattolo". loro mi sorridono. sono più contenti per me che per la figlia. questo solo perchè credono che lei ancora non capisca la differenza tra una Barbie ed una bambolina albanese!!!!!! ma si capisce anche ad 1 mese di età!
finalmente è aperta. la guardo.la prendo in mano. è stupenda. è lei. è la sua Barbie. adesso posso farle conoscere una gioco vero, bello, da tenere sempre con se, confortante, allegro.
un'amica, non un gioco.
ma siccome sono uno zio coscienzoso mi rendo conto che se c'è scritto "gioco sopra i 5 anni" un motivo c'è. in effetti la borsetta e le scarpette sono un po piccoline. quindi è melgio torgliele.
così amaramente le faccio sparire. più in la capirà quante sorprese le serva la sua nuova amica: scarpe, borse, gioielli, vestiti, macchine,cavalli, case e anche un uomo.
per ora va bene così. il mio compito adesso è quello di farle conoscere.
siamo sempre insieme: io, mia nipote e la sua prima Brabie.

martedì 13 gennaio 2009

il segreto della bellezza.


Dovete sapere che compro un sacco di riviste. Ma proprio tante. Direi che sono un "magazine addicted". Generalmente sono tutte riviste di moda e come ogni rivista di moda che si rispetti c'è la rubrica dedicata alla bellezza,con i prodotti più innovativi, i consigli e le interviste alle modelle.


Eh, quanto mi piacelggere queste interviste. Solo leggerle mi fanno sentire più bello dentro, fuori, ovunque.


Ogni intervista sulla bellezza che si rispetti, poi, pone sempre la fatidica domanda:" ma quale è il tuo segreto di bellezza?". Ecco che la mente mi si svuota , pronta ad assorbire ogni dettaglio, pronta a carpire il segreto eterno. Ogni rumore che mi circonda svanisce, non ci sono per nessuno. Sono pronto. Mi concentro e leggo.


Vi giuro che ogni vota sono attento come fosse la prima. Ogni volta so già quale è la risposta. E' sempre la stessa. Non bisogna essere un magazine addicted. Basta comprare un paio di volte "D" o "Io Donna". Comunque, per chi fosse un novello vi cito la risposta tipo:" il mio segreto? è semplice. Seguo un'alimentazione sana ed equilibrata, detergo la mia pelle mattina e sera ,bevo tanta acqua e cerco di riposare il più possibile".


Fino ad ieri leggere queste risposte mi dava un senso di Wildiana gratitudine ed ero contento di me perchè: seguo un'aliemntazione sana, detergo la mia pelle e scolo talmente tanta acqua che sembro un incontinente!!!!!! Quindi, mi dicevo, che " è tutto in regola. Bravo Capperaio. Anch te come la modella del mese stai seguendo proprio la strada giusta per la bellezza".


Ieri invece qualcosa è cambiato. Dopo aver letto con devozione l'ennesima risposta, che è sempre uguale, alla domnada "quale è il segreto della tua bellezza?" mi sono arrabbiato. Vi giuro. Ho guardato la modella e le ho detto:" ma brutta stronzetta. M chi prendi in giro. Quale è il segreto della tua bellezza? Il segreto è che sei nata figa! Che hai uno stacco di gambe di 1 km, che hai la fortuna di non aver avuto l'acne. Che hai il gran culo di essere andata in giro per una capitale dell'est ,daltuo paesello sfigato proprio il giorno i cui passava il fotografo più in voga del momento. O magari di aver come amica la solita sfigata che hai accompagnato ad un casting ed invece hann preso te. Che comunque hai il culo di essere nata cromosomicamente bona!!!! Che ti sta bene qualunque cosa. Che se anche dormi 2 ore, ti svegli con le occhiaie e i famosi capelli "indisciplinati", fai tendenza perchè sembri un po dark. Io invece sarei un cesso, punto e basta."


Che devo dirvi, ho avuto un moto diribellione. Meglio tardi che mai, no?


Per la cronaca: uso sempre la crema tutti i giorni, bevo sempre i miei 2 litri di acqua, e adesso sto provando lo scrub con il bicarbonato. Magari la prossima volta leggerete la mia risposta.

se il buongiorno si vede dal mattino.....


L'anno nuovo è iniziato, e questo ormai lo sanno tutti. Abbiamo già letto tutti gli oroscopi che si potevano leggere. Anche se non ci crediamo, perchè alla fine se ti dicono che sarà il tuo anno...bhè un pochino meglio ti senti.

La lista dei propositi? Anche quella. Devo dire però che ho adottato un approccio più sofisticato riguardo a questo aspetto. Ovvero: agisco subito in maniera diversa da come avrei fato in "passato".

Ora c'è da considerare che siamo sempre a Gennaio e che ho già commesso il primo errore: la sindrome da Candy Candy ha colpito ancora!!!

Ecco che cosa è successo.......


Data: 01/01/2009

Ore: 5.30 del mattino

Luogo: xxx di Roma (cmq...a San Lorenzo, vicino alla pizzeria "Cantina del Grillo")

Personaggi ed interpreti: me stesso & xxx


Svolgimento della scena:


....finalmente dopo un sacco di tempo incontro xxx... e vai giu' con :"ciao!!! come stai???che bello!!!yuppy yuppy duuu.....cin cin...buon anno....pèpè..pèpèpèpè..cin..cin..."

e dopo 1 oretta..."ciao...cin cin...yuppy...." e dopo 1 oretta: "cin...cin..yuppy...."

a questo punto xxx aggiunge che ha bevuto un po troppo.

Ovviamente carico di buoni propositi verso l'anno nuovo e soprattutto volenteroso di agire in maniera diversa al mio vecchio Io, che faccio? Schiocco subito un bel bacio....xxx corrisponde....

Ovviamente mi faccio subito un sacco di complimenti per questo nuovo Me che è partito alla grande, e siamo solo al primo giorno del nuovo anno!!!!!

Ovviamente xxx dopo quaranta cin cin non stava troppo bene. Lo accompagno fuori, lo riporto dentro e propongo subito l'invito a casa perchè:" non puoi metterti in macchina così, no?"

Ma quando pensi che tutto sia andato come volei...ecco che arriva l'antagonista....si avvicina a xxx...e inizia a parlare solo con lui, assicurandosi delle sue condizioni sbronziane.

Tutto ciò escludendomi, nemmeno guardandomi,ignorandomi,....

Non mi scoraggio perchè il mio Io del 2008 si sarebbe scorggiato, invece quello del 2009, sfrontatamente, prende la parola intromettendosi, e fa presete all'antagonista che ha già detto a xxx di andare a dormire da lui....l'antagonista approva dicendo "non ti preoccupare, vai pure"!!!!

"Non ti preoccupare??????????" mmmmmm.....sento un campanello d'allarme suonare!!!!

XXX invece esce con me...e quando siamo fuori mi dice:" no, io però non vengo da te"

E no cacchio!!!! mi dico. Quindi provo a convincerlo ancora ( sempre perchè il mio vecchio Io avrebbe subito ceduto). Ma niente....xxx mi spiega chi è l'antagonista: il solito antagonista. Ovvero l'Altro, ovvero quello che è sempre stronzo, ovvero quello che non lo considera, ovvero quello per cui xxx muore dietro,ovvero quello per cui il mio ultimo dell'anno stava andando a frasi friggere!!!!!!

XXX mi dice che sarebbe andato in macchina ad aspettarlo e di non preoccuparmi!!!!!!

Non preoccuparmi????????? Improvvisamente è emersa dal passato ( ovvero dal giorno prima)

una forza più grande di me!!! Che quando mi prende, non posso resistergli!!!! Cerco di ribellarmi!!Niente!!! Mi sento come Frodo che lotta contro il male!!!!! Cedo: Candy Candy ha vinto.


Per chi non ha mai sofferto di questa sindrome, dovete sapere che la Candy Candy è quella forma di responsabilità talmente forte che è capace di trasformarti in un nano secondo da Samantha Jones in un piccolo infermiere/psicologo e cosa ben più grave in : AMICO!!!!!!!


Proprio così è finita la serata: io con xxx in macchina ad assicurarmi che non si mettesse alla guida, ad assicurarmi che l'antagonista fosse stato avvertito che era in macchina ad aspettarlo, ad assicurarmi che non avesse bisogno di niente!!!!

Rassicurato, sono uscito dalla macchina e mi sono incamminato solo verso casa.

Ah, come l'anno prima.