lunedì 1 giugno 2009

Quer pasticciaccio brutto de via Merulana

"E' succsso in un giorno d'estate, quando meno me l'aspettavo. In quell'attimo ho capito che c'è qualcuno che ci osserva, dall'alto. Così, improvvisamente, ho iniziato a credere".

Avrei rilasciato questa dichiarazione se l'Avvenire mi avesse intervistato dopo il misfatto al numero civico 245 di via Merulana.

Tutto è accaduto un sabato mattina di fine maggio quando sono uscito di casa deciso a fare il grande passo: abbandonare il PC per passare al Mac. ( Il prossimo grande passo sarà l'acquisto del motorino. Ormai i miei amici aspettano questo momento come il grande Avvento. Io, infondo, aspetto solo che un fantomatico prozio svizzero compia il suo viaggio nei cieli dimenticandosi a terra un cospiquo gruzzoletto).
Se c'è un settore ( oltre a quello del calcio. Ma è un settore? ) dove non sono assolutamente esperto, questo è quello tecnologico. Ancora non ho capito che cosa sia la ram, GHz, se GB è > di MB, insomma sono un pò penna e calamaio.
Quella mattina mi sono detto che dovevo affrontare questo mio limite, da solo. Dovevo andare al negozio, chiedere informazioni, fare finta di capire e comprare il mio Mac. Tanto quello che conta è l'aspetto esteriore e un Mac è sempre figo, anche senza ram.
Così mi sono incamminato verso il negozio. Ero agitato come non lo sono stato per l'esame di economia politica ( dove anche in quel caso dovevo fingere di aver fatto mia la materia e non far trapelare che avevo copiato il compito scritto e imparato a memoria gli esercizi).
Arrivato nel bianco negozio dai commessi sempre sorridenti con voce tremolante dico che"vorrei delle informazioni tecniche su questo modello". Il Macommesso parte con una descrizione infinita della quale capisco solo il prezzo e "disponibile subito".
Ma ormai avevo rotto il ghiaccio ed entrato nella parte del "cliente che ne sa una cifra" faccio presente che " c'è la posibilità di usufruire di sconti per l'acquisto". Il Macommesso replica affermando che chi è studente universitario ha diritto ad un 6% di sconto.
In quel momento sono impazzito. Sinceramente non so se nell'essermi rasato i capelli ho tagliato anche la mia inibizione. Pensandoci bene sono cambiato da quel momento.
Sta di fatto che spinto da una voglia di osare, rompere gli shemi, fare qualcosa di rischioso ho detto con tutta tranquillità che "ah bene, io sono uno studente". Peccato che mi sono scordato di proseguire con " che si è laureato nel 2006".
Credo che la colpa sia stata dell'educazione che mi è stata impartita: sempre rispettoso, entro le righe, mai oltraggioso. In realtà mi è mancato rubare alla Rinascente o far scomparire misteriosamente 50.000 lire dal portafoglio di mio padre.
Lo confesso , ho iniziato a sudare come un trafficante di cocaina alla frontiera Messico-USA. Ma sono andato avanti. Ormai mi sentivo un piccolo Arsenico Lupin.
"Bene, allora dovresti darmi un documento universitario".
"Come no, eccolo". In quel momento non ho estratto un passaporto taroccato da Jigen ma la tessera che mi ha permesso di entrare gratis in tutti i musei di europa, avere riduzioni su biglietti ferroviari e sull'acquisto di libri: la carta della mensa universitaria.
"Vado a controllare"...tic tac...tic tac...tic tac...."va benissimo. Allora dovresti firmare qui sotto la fotocopia del tuo tesserino universitario ed abbiamo fatto".
In quel momento avrei voluto gridare " no!! non è vero!!! scusatemi, non so cosa mi sia successo!!!io non sono più uno studente!!! vi prego, strappiamo tutto e fatemi pagare la giusta somma! ". Avrei versato anche dei contributi se me l'avessero chiesto.
Invece ho firmato. Con la mano da alzheimer precoce, ma ho firmato.
Ovviamente tornando a casa sono stato travolto da sensi di colpa e attacchi di panico. Solo dopo aver chiamato tutti i miei amici e familiari ed essere stato rassicurato che in Italia "chi te s'encula" mi sono deciso ad accendere il mio nuovo amichetto.
Ho premuto il tasto di accensione alle ore 14:00. Alle 14:06 è andato in blocco. Alle 14: 23 ho notato una scheggiatura sul bordo comparsa misteriosamente come una stigmate. Alle 14: 30 ho spento tutto. Alle 14:31 ho realizzato di essere stato punito. Ho commesso il mio primo peccato e sono stato subito sgamato. Qualcuno mi ha osservato, dall'alto.
Ora io non sono mai stato religioso. Si ho fatto tutti gli steps della Chiesa: battesimo, comunione e cresima ma diciamo più per i benefits che per una profonda vocazione cattolica.
Non ho mai creduto fino in fondo che dall'alto dei cieli ogni nostra mossa è osservata. Fino a quel sabato, però.
Chiamiamolo come vogliamo: Dio, Buddha,Allah,Forza Cosmica, ET l'extra terrestre,Legge di Murphi,Chi la fa l'aspetti, insomma qualcosa da qualche parte c'è e mi ha beccato.
Il Lunedi si è presentato un altro problema: il peccatore doveva recarsi nel luogo del peccato per fare presente i difetti del prodotto. Ora considerando che avevo già memorizzato il numero del negozio sul cellulare in modo tale che non avrei mai risposto se mi avessero cercato, ritornare dopo solo 2 giorni in quel luogo è stato uno shock. Ho iniziato a chiedermi se era un segnale: dovevo forse confessarmi al Macommesso? Avrei così espiato le mie colpe?
Non lo so e non ho amesso niente. Però ho adottato la tecnica del caritatevole.
Invece di farmi vedere seccato per tutti quei soldi spesi per un computer che non funziona, sono stato di una gentilezza e comprensione impressionante. Come un chirichetto durante il giro di benedizione pasquale delle case, ero munito di caramelle e cioccolatini che ho elargito alla Macassistenza. Ho offerto caffè. Chiaccherato. Ascoltato. Parlato di calcio,rugby,free climbing, di macchine, e di specifiche tecniche del computer. Insomma, parlavo ma in realtà stavo recitando l'Atto di Dolore.
Sarà finita la mia punizione?
Si sa il dubbio è più atroce di una certezza. Però io ancora non acceso il mio nuovo Mac.
E lo confesso,ho paura a pubblicare anche questo post.

Dall'ultima lettera dell'ACER Aspire 5920
Preghiamo


1 commento:

allaraba ha detto...

odddioooooo!!! queesto post è bellissimo! sto piangendo sul divano con le lacrime che mi solcano la faccia e i gatti e Sguercio attoniti che mi guardano e non possono capire l'infinita gioia di avere per amico un cazzone di cotanta portata! IO TI ADORISSSSIMOOOOO!!!